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Respuesta  Mensaje 1 de 5 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN  (Mensaje original) Enviado: 23/05/2010 18:28
 
Oggi 18 anni dalla strage
di Capace e del
Giudice Giovanni Falcone
Il 23 maggio 1992, ore 17.58. Sull'A29, vicino allo svincolo di Capaci, 20 chilometri da Palermo, un'esplosione sventra la strada e investe le automobili in transito. Tra queste, tre Croma: una marrone, una azzurra e una bianca. Su quest'ultima viaggia, di ritorno da Roma, Giovanni Falcone, sulle altre la sua scorta. Oltre al giudice antimafia, perdono la vita sua moglie Francesca Morvillo e tre agenti: Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Ferite 20 persone.
 Per provocare la deflagrazione, Cosa Nostra aveva riempito con 500 chili di tritolo un tunnel scavato sotto l'autostrada. Ad azionare il telecomando che innescò l'esplosione fu Giovanni Brusca, l'uomo che uccise e sciolse nell'acido il piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito.
Per non dimenticare
Annamaria


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Respuesta  Mensaje 2 de 5 en el tema 
De: Tony Kospan Enviado: 23/05/2010 20:40
 
 
Il 23 maggio di 18 anni fa...
una strage assurda colpì il giudice simbolo della lotta alla Mafia....
sua moglie e gli uomini della sua scorta...
 
 
 
 
 
 
E' di questi giorni l'ipotesi che una regia molto raffinata
abbia suggerito la strategia stragistica alla Mafia...
 
Desidero ricordarlo con 2 sue citazioni ed un video...
 
 
 
 
Il coraggioso muore una volta, il codardo cento volte al giorno.

Gli uomini passano, le idee restano.
Restano le loro tensioni morali
e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.
 
 
 
 
 
 
Non possiamo non ringraziare Falcone
e tutte le altre vittime della mafia...
per il loro sacrificio in nome
della legalità e dell'onestà...
 
 
 
Tony Kospan

Respuesta  Mensaje 3 de 5 en el tema 
De: Liana Enviado: 24/05/2010 06:47
Da un quotidiano d'eri....
 

23 Maggio 2010, 16:30 - Cronache

PALERMO – è partito poco fa, a Palermo, il corteo di bimbi,
 studenti e scout di tutta Italia che da via D'Amelio, dove fu ucciso
 il magistrato Paolo Borsellino, raggiungerà l'albero Falcone, in occasione
 dell'anniversario dell'assassinio del giudice anti–mafia. In testa al corteo,
 uno striscione con la scritta= gli uomini passano, le idee restano=. (RCD)
 
Maria Falcone ai ragazzi:   “Questa è la vera Palermo”
 
 

”Chi non salta e’ mafioso”, dicono i bambini di tutta Italia che si sono

 appena ritrovati sotto l’albero Falcone, in via Notarbartolo a Palermo.

I due cortei partiti dall’aula bunker del carcere Ucciardone e da via D’Amelio

 si sono uniti in un’unica grande folla di circa diecimila persone per ricordare

 il giudice ucciso dalla mafia 18 anni fa. Dietro gli striscioni non solo gli alunni

 ma anche insegnanti, rappresentanti delle associazioni, scout e cittadini.

 Tutti uniti ”per non dimenticare” come recita il grande lenzuolo che precede

 il corteo. Maria Falcone, visibilmente commossa, rivolgendosi alla folla,

 ha ripetuto più volte: “Questo albero rappresenta la Palermo per bene,

 la Palermo vera”. Il primo corteo era partito, sulle note della canzone

”Cento Passi” ispirata alla storia di Peppino Impastato, da via D’Amelio,

 dove fu ucciso il magistrato Paolo Borsellino. Quindi ha raggiunto l’albero Falcone.

 I balli dei bambini e i cori contro la mafia hanno animato i momenti che hanno

 preceduto l’inizio della ”marcia” verso l’albero, simbolo della lotta alla criminalita’

 organizzata. In testa al corteo lo striscione ”Gli uomini passano, le idee restano,

 restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle nostre gambe”.

Tantissimi altri cartelloni, scritte e palloncini hanno ricordato il sacrificio di Falcone

 ”colorando” il lungo cordone umano. A fare da colonna sonora al corteo

 le canzoni del camioncino del comitato Addiopizzo.

 ”Questa non e’ una via come tante altre – ha detto uno dei rappresentanti

 del comitato Addiopizzo -, o almeno lo era fino al 19 luglio del 1992.

Lui voleva sconfiggere la mafia, diceva che era possibile. Noi possiamo farlo

 se ci crediamo tutti”. Di Addiopizzo anche i cartelloni con la scritta ”Verita’

sulle stragi” e ”Con il ddl intercettazioni uccidete di nuovo Giovanni” disseminati

 lungo il corteo. A marciare dietro i bambini anche un migliaio di scout provenienti

da tutta la Sicilia, ma anche tantissima gente che si e’ unita lungo la strada. In tutto,

 circa cinquemila persone hanno fermato il traffico cittadino per un momento

 di riflessione e di ricordo. Il secondo corteo, invece, si e’ messo in marcia

 dall’aula bunker del carcere dell’Ucciardone, in direzione dell’albero

 di Falcone e Borsellino verso le 16,30. In testa al corteo della memoria

 c’erano tra gli altri Maria Falcone e il capodipartimento per la Programmazione

del ministero dell’Istruzione, Giovanni Biondi. Maria Falcone ha ringraziato

 le persone che si sono affacciate dai balconi delle abitazioni. I bambini

hanno intonato canzoni in ricordo delle vittime di mafia. A sottolineare il loro

impegno contro le mafie e per la legalita’, striscioni e cartelli: uno fra tutti augura

di poter solo raccontare ai propri figli il fenomeno della mafia, auspicando

 che in futuro non ci sia piu’

 

 
 

Respuesta  Mensaje 4 de 5 en el tema 
De: Tony Kospan Enviado: 24/05/2010 10:03
Cara Linda il problema non è chi c'è... alle manifestazioni...
ed a cui va dato il nostro sostegno...
ma... di chi è volontariamente assente...
ed è lì che si nasconde silenziosa la metastasi...
 
 
 
Sembra che almeno in Sicilia
ci si stia accorgendo che la Mafia è alla fine solo degrado e sottosviluppo...
 
Ma il percorso di rinnovamento culturale e sociale
è ancora lungo...
 
 
Speriamo bene...
 
Orso Tony

Respuesta  Mensaje 5 de 5 en el tema 
De: Liana Enviado: 24/05/2010 12:29
Caro Tony nn dimenticare che le mie origini sono siciliane ed i miei primi ventidue anni li ho vissuti a Palermo; città sicuramente bellissima ma, da sempre, "governata dalle organizzazioni" . Non so adesso come stiano le cose ma, prima che andassi via, ricordo di avere avuto una discussione occasionale con un commerciante che mi ha detto queste testuali parole: "la mafia? ben venga...qui, su questa terra dimenticata da tutti, è l'unica organizzazione che riesce a dare una mano nel momento del bisogno, anche se poi chiederà qualcosa in cambio...nel frattempo ci si riesce a salvare". Negli anni 60 il Governo in Sicilia era totalmente assente, pensa che sino agli inizi degli anni 70, in una città come Palermo che contava 900.000 abitanti, non c'era un supermercato che facesse parte di una catena, perchè tutto questo? semplicemente perchè erano soltanto i "loro" supermercati che dovevano andare avanti. Oggi c'è di tutto...da Auchan a Mediaword, da Euronics a Mongolfiera, ma per arrivare a tutto questo si è dovuto aspettare gli anni 80. Spero che oggi 2010, i commercianti in difficoltà si rivolgano alle istituzioni senza accettare più compromessi da nessuno.
 
 
 
 
Linda


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