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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: POESIE ORIGINALI E... NON SOLO...
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 25/06/2010 21:44
 
 
 
 
  
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L'ORIGINALITA'... POESIE E... NON SOLO...
a cura di Tony Kospan 
  
Stavolta mentre la vera estate sta tentando di affermarsi sulla nostra penisola...
dedichiamo questa domenica ad un tema che da sempre affascina e... stupisce...

L'ORIGINALITA'
 
   

  
 
La poesia originale 
di cui parliamo è quella intesa come inusuale... sorprendente...
controcorrente... trasgressiva... divertente...
 
E' un genere di poesie che esce fuori da qualsiasi canone...
di stile... di metrica... di oggetto... etc...
e quel che le unisce tutte...
è solo la sorpresa o la meraviglia del lettore...
  
  
  
  
Essa ha sempre avuto cultori ed estimatori...
soprattutto da Cecco Angiolieri in poi...
  
Certo oggi... è difficile oggi sorprender
l'uomo del 21° secolo...
 in quanto sembra che ormai abbiamo visto e letto e tutto
ed anche il contrario di tutto...
eppure... la poesia può sorprenderci ancora...
  

 
 
L'ultima è del mio mito in questo campo... Charles Bukowski...
e come sempre mi piacerebbe leggere quelle "orignali"
che piacciono a voi...
 
Le immagini sono tutte dipinti del grante pittore surrealista
Salvador Dalì.
Anche le musiche sono... un pò fuori dal consueto...
  
  
 
 
 
 
Nota
 
 
AH SMETTI SEDIA...
Patrizia Cavalli
 
Ah smetti sedia di esser cosi sedia!
E voi, libri, non siate così libri!
Come le metti stanno, le giacche abbandonate.
Troppa materia, troppa identità.
Tutti padroni della propria forma.
Sono. Sono quel che sono, Solitari.
E io li vedo a uno a uno separati
e ferma anch'io faccio da piazzetta
a questi oggetti fermi, soli, raggelati.
Ci vuole molta ariosa tenerezza,
una fretta pietosa che muova e che confonda
queste forme padrone sempre uguali, perché
non è vero che si torna, non si ritorna
al ventre, si parte solamente,
si diventa singolari.

 

Nota

  

LA SIGNORA DEI BACI
Vivian Lamarque

Una signora voleva tanto dargli dei baci
non dico tanti, anche solo sette otto (mila).
Invece era proibito perciò non glieli dava.
Se però non fosse stato proibito
glieli avrebbe dati tutti
dal primo all'ultimo.

A cosa servono i baci se non si danno?

Nota

  
 
IO E TE PARTEIREMO
Stefano Benni

Io e te partiremo
su un aereo di carta
in tre ore per passare il mare
dove il vento ci porta
un aereo di carta di giornale
che porta la notizia che
io e te siamo partiti
e non si sa dove siamo finiti
e cadremo alla fine giù
tra gli indigeni sbigottiti
tu sarai principessa, io cuoco
con l'aereo di carta faremo
la prima notte un gran fuoco
e così ritornare
indietro non si può
ti darò le perle che trovo
nelle ostriche del brodetto
ti andrà via col sole integrale
il segno del reggipetto
e tutte le notti
con la luna che ci tiene svegli
faremo l'amore l'amore
senza tregua come conigli
e diranno basta maiali
gli indigeni scandalizzati
siamo in un posto libero
ma voi siete troppo liberati
per favore, per favore
un poco di pudore
un poco di pudore
non ve ne approfittate
anche se questa è l'isola dell'amore
 
 
 
Nota
 
 
NON STO PENSANDO A NIENTE
Fernando Pessoa

Non sto pensando a niente,
e questa cosa centrale, che a sua volta non è niente,
mi è gradita come l'aria notturna,
fresca in confronto all'estate calda del giorno.
Che bello, non sto pensando a niente!
Non pensare a niente 
è avere l'anima propria e intera.
Non pensare a niente
è vivere intimamente
il flusso e riflusso della vita...
Non sto pensando a niente.
E' come se mi fossi appoggiato male.
Un dolore nella schiena o sul fianco,
un sapore amaro nella bocca della mia anima:
perché, in fin dei conti,
non sto pensando a niente,
ma proprio a niente,
a niente...
 
 

 
CORTO ORDINE
Charles Bukowski
 
 
"Ho portato la mia ragazza
alla tua ultima lettura di poesie",
disse lei.

"Sì, sì?", chiesi io.
"È giovane e carina", disse lei.
"E?" chiesi io.
"Ha odiato la tua
pancia".
Poi si è stirata sul divano
e si è tolta gli
stivali.
"Non ho delle gambe molto belle",
ha detto.
D'accordo, pensai io,
non faccio delle poesie molto
belle;
lei non ha delle gambe molto
belle.
 

          

IL... SALOTTO... DI FACEBOOK...
 
 
DOVE E' POSSIBILE SCAMBIARSI PENSIERI ED EMOZIONI
D'ARTE POESIA MUSICA BUONUMORE
RIFLESSIONI SCIENZE... ETC...
 TI ASPETTIAMO 
TONY KOSPAN
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 26/06/2010 06:01
ORIGINALITA' IN POESIA...E NON SOLO Jun 26, '10 12:55 AM
by annamaria for everyone
 
 
 
 
 
 
 
ablueroseline-1.gif picture by mariana-58
 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
Il tema di questa domenica e' "ORIGINALITA' IN POESIE EDALTRO"
beh io parto da "ALTRO" proponento un racconto alquanto originale, e il monologo
di Benigni,come al solito eccletico e divertente come sempre:

Il solito pollo.
Di Elena Pollastri
Incontro il solito pollo , lo saluto senza neanche guardarlo ma poi ripensandoci mi volto verso di lui.
Il solito pollo sta beccando distrattamente un piccolo pianeta color cromo.
Gli chiedo con gentilezza di non farlo, poiché sul pianeta potrebbero esserci esseri viventi.
Il solito pollo mi dà ascolto e comincia a beccarne uno grosso color cinabro.
Allora gli chiedo gentilmente di non farlo, poiché pure su quello potrebbero esserci esseri viventi.
Il solito pollo mi ascolta e comincia a beccare un pianeta primitivo, informe e senza colore, avvolto da una coltre pesante di metano.
Allora gli chiedo gentilmente di non farlo, poiché persino su un pianeta di quel tipo potrebbero esserci esseri viventi.
Il solito pollo, ora un po' irritato, mi chiede:
- Tu cosa intendi per essere vivente? -
Rispondo:
- Anche io, che pure tutto comprendo, non saprei risponderti con esattezza, è una cosa così relativa... Come tutto, del resto. Perciò non beccare nessun pianeta; anzi la vita potrebbe esistere anche fuori dai pianeti, forse tutto è vita. -
Il solito pollo rifletté un attimo su ciò che gli avevo detto e disse:
- Se non mangio morirò ma se tutto vive sempre allora la morte non esiste, però se ciò che tu dici è sbagliato allora certamente non mangiando morirò... Comunque se tutto è vita e quindi la morte non esiste, se mangio qualcosa non posso ammazzare nessuno. Ma se ciò non è vero come ho già detto è certo che non mangiando morirò e questo non mi piace affatto e quindi, sia come sia, continuerò a mangiare. -
E il solito pollo mangiò e mangiò e mangiò...
E mangiando e mangiando finì per mangiarsi l'intero Universo.
E alla fine, dato che aveva ancora molta fame, mangiò anche sé stesso.
Tuttavia nessun essere organico si accorse mai di tutto questo, forse perché questa "breve storia" avvenne in effetti nel corso di molti, molti miliardi di anni; forse perché l'unica cosa percepibile dell'immenso pollo galattico era il suo becco: un enorme, incommensurabile, famelico buco nero.
Monologo sulla poesia:
LA TIGRE E LA NEVE
"Su su... svelti eh, svelti, veloci... Piano, con calma. Non
v'affrettate, eh. Poi non scrivete subito poesie d'amore, eh! Che sono
le più difficili, aspettate almeno almeno un'ottantina d'anni eh...
Scrivetele su un altro argomento, che ne so su... su... il mare, il
vento, un termosifone, un tram in ritardo, ecco, che non esiste una cosa
più poetica di un'altra, eh? Avete capito? La poesia non è fuori, è
dentro! Cos'è la poesia? Non chiedermelo più, guardati nello specchio:
la poesia sei tu! E vestitele bene le poesie! Cercate bene le parole!
Dovete sceglierle! A volte ci vogliono 8 mesi per trovare una parola!
Sceglietele, che la bellezza è cominciata quando qualcuno ha cominciato
a scegliere! Da Adamo ed Eva: lo sapete Eva quanto c'ha messo prima di
scegliere la foglia di fico giusta? Come mi sta questa, come mi sta
questa, come mi sta questa... Ha spogliato tutti i fichi del paradiso
terrestre! Innammoratevi! Se non vi innammorate è tutto morto! Morto,
tutto è... Vi dovete innammorare e diventa tutto vivo, si muove tutto,
dilapidate la gioia! Sperperate l'allegria! Siate tristi e taciturni con
esuberanza! Fate soffiare in faccia alla gente la felicità! E come si
fa? Fammi vedere gli appunti che mi son scordato! Questo è quello che
dovete fare! Non son riuscito a leggerli! Per trasmettere la felicità
bisogna essere felici, e per trasmettere il dolore bisogna essere...
Felici! Siate felici! Dovete patire, stare male, soffrire, non abbiate
paura a soffrire, tutto il mondo soffre! Eh? E se non avete i mezzi non
vi preoccupate, tanto per fare poesia una sola cosa è necessaria: tutto!
Avete capito? E non cercate la novità, la novità è la cosa più vecchia
che ci sia. E se il pezzo non vi viene da questa posizione, da questa,
da così, beh... buttatevi in terra! Mettetevi così! Eccolo qua... Oh! È
da distesi che si vede il cielo! Guarda che bellezza, perchè non mi ci
sono messo prima!? Cosa guardate? I poeti non guardano, vedono! Fatevi
obbedire dalle parole! Se la parola... "muro"! "Muro" non vi dà retta...
non usatela più per 8 anni, così impara! Che è questo? Boh! Non lo so!
Questa è la bellezza! Come quei versi là, che voglio che rimangano
scritti lì per sempre! Forza cancellate tutto, che dobbiamo cominciare,
la lezione è finita.
Roberto Benigni

Pesce in un acquario
A volte sono pesce in un acquario
scivolo in un silenzio liquido
e respiro.
Vedo ombre evanescenti,
mi guardano sovente incuriosite,
e non sanno che
oltre il limite
spesso stupide mi appaiono.
Clodia
 

Innamorato
Mi stavo annoiando,
bevevo una birra e
trascinavo una serata da dimenticare
...
poi ti ho vista,
ho provato un tuffo al cuore e
mi sono ritrovato completamente paralizzato,
incapace di controllare qualsiasi tipo di azione,
come quando con un computer
non puoi fare altro che spegnerlo e riaccenderlo.
Fortunatamente è durato poco,
questione di qualche attimo,
si, mi ero sbagliato,
non eri tu
Anonimo

Lasciatemi divertire
Tri tri tri,
fru fru fru,
uhi uhi uhi,
ihu ihu ihu.
Il poeta si diverte,
pazzamente,
smisuratamente.
Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto.
Cucù rurù,
rurù cucù,
cuccuccurucù!
Cosa sono queste indecenze?
Queste strofe bisbetiche?
Licenze, licenze,
licenze poetiche.
Sono la mia passione.
Farafarafarafa,
tarataratarata,
Paraparaparapa,
Laralaralarala!
Sapete cosa sono?
Sono robe avanzate,
non sono grullerie,
sono la ... spazzatura
delle altre poesie.
Bubububu
fufufufu
Friù!
Friù!
Se d’un qualunque nesso
son prive
perchè le scrive
quel fesso?
Bilobilobilobilobilo
blum!
Filofilofilofilofilo
flum!
Bilobù. Filolù.
U.
Non è vero che non voglion dire,
voglion dire qualcosa.
Voglion dire...
come quando uno si mette a cantare
senza saper le parole.
Una cosa molto volgare.
Ebbene, così mi piace di fare.
Aaaaa!
Eeeee!
Iiii!
Ooooo!
Uuuuu!
A! E! I! O! U!
Ma giovinotto,
diteci un poco una cosa,
non è la vostra una posa,
di voler con così poco
tener alimentato
un sì gran foco?
Huisc... Huiusc...
Huisciu... sciu sciu,
Sciukoku... Koku koku,
Sciu
ko
ku.
Come si deve fare a capire?
Avete delle belle pretese,
sembra ornai che scriviate in giapponese.
Abì, alì, alarì.
Riririri!
Ri.
Lasciate pure che si sbizzarrisca,
anzi, è bene che non lo finisca,
il divertimento gli costerà caro:
gli daranno del somaro.
Labala
falala
falala...
eppoi lala...
e lalala, lalalalala lalala.
Certo è un azzardo un po’ forte
scrivere delle cose così,
che ci son professori, oggidì,
a tutte le porte.
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Ahahahahahahah!
Infine,
io ho pienamente ragione,
i tempi son cambiati,
gli uomini non domandano più nulla
dai poeti:
e lasciatemi divertire!
A.Palazzeschi
“Notturno 4”
A quanto pare,
la notte non porta consigli,
ma fascinazioni;
in forma di dolci presagi,
di tristi abbandoni…
…scarlatti;
dentro parole complici di sangue,
ricordi, illuminazioni…
Ed io vorrei, tu sola,
nel vuoto inconcluso che c'è,
solo per ammirarti;
di nuovo orfani,
di un tempo tornatoci
estraneo,
come un qualcosa di mai concesso,
che scappato...
…come hai fatto tu...
Lasciandomi in bocca parole a schiantarsi
suicide distratte, per nulla efficaci,
e per quanto io possa tornarvici su,
son scappate...
…come hai fatto tu...
La notte ci lascia nudi,
smaschera pulsioni;
e un pò mi vergogno, schiacciato contro al letto,
quando mi ripeti:
"...già sappiam che vuol dire cercarci,
annusarci,
ritrovarci;
poi di nuovo estranei,
e di nuovo a cercarci;così …ad istinto…"
Giulio Tellarini
 
 
 
ablueroseline-1.gif picture by mariana-58
 
Annamaria

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Raimondo Venturiello Enviado: 26/06/2010 09:45

SAPORE DI SOLE


di un’intera estate il sole
con roventi carezze t’ha dato
il fuoco e non l'hai dimenticato
stemperando ricordi in tiepidezze
che ora rivivono nell’oro del colore
che scintilla come nel cielo terso
nel profumo d’inebriante brezza
e nell’invitante morbido sapore
auspicio o promessa d’amore
reciproca riflessa nei calici
in su levati il cui tintinnio
è l’eco d’intime silenti
voci che pure vibranti
resterebbero sopite
forse inespresse
o non avvertite
almeno fino
ad attimi
per riti
o miti
e cin
cin
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