Stamattina, rovistando in un ripostiglio mi e' venuto fra le mani un vecchio calendarietto che mio padre aveva dal suo barbiere e da me sottratto allora audacemente per curiosare
quelle immagini che a quei tempi risultavano per noi bambini un po' ose'.
Ricordo che questi calendarietti erano dei veri e propri capolavori; a forma di libretto, tenuto insieme da un cordoncino di seta colorata, chiuso in una bustina di cellophan, aveva, nella parte superiore di ogni pagina, un mese e un’immagine.
Erano profumati: una fragranza morbida, insinuante, sontuosa e misteriosa come le donne che sorridevano da quelle paginette che geniali disegnatori rendevano impossibili oggetti del desiderio.
Coloro i quali erano giovani nell' ormai lontano dopoguerra, ricorderanno uno dei simboli più significativi del mondo maschile in anni in cui il corpo di una donna lo si poteva affittare in una legalissima casa di tolleranza (maggiore età permettendo), ma rimaneva qualcosa di misterioso, di intangibile, di inarrivabile, specie se aveva le sembianze delle attrici d' oltre Oceano. Per questo quella bustina ruffiana e quel profumo intrigante che doveva durare dodici mesi......
Tutto e' cambiato da allora ma
un sogno, che affascina dai tempi più remoti l’uomo, è quello di viaggiare nel tempo. Ma in realtà, egli è da sempre riuscito “a fermare il tempo” con le sue opere: quadri, fotografie, abitazioni, abbigliamento,…….., calendari.
Infatti, anche quella dei calendari è una “tradizione” che si tramanda da anni, ma non so se i barbieri lo fanno ancora.....
BUONA DOMENICA
COI RICORDI DI UN TEMPO....
Annamaria