De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 13/07/2010 06:05 |
Santa Clelia Barbieri
Figlia di Giuseppe e Giacinta Nannetti, contadini, nacque in località Le Budrie di San Giovanni in Persiceto, piccolo centro della provincia di Bologna, e da adolescente divenne parte attiva dei catechisti del tempo chiamati Operai della Dottrina cristiana. Il 1º maggio 1868 si unì con alcune compagne nella cosiddetta casa del maestro, con il programma di fare delle riunioni periodiche per «vivere una vita raccolta e fare del bene», inserendosi a tutti gli effetti nella vita parrocchiale.Il gruppo fu molto solerte nell'insegnamento del catechismo ai giovani e nelle opere assistenziali ai poveri ed agli ammalati e ben presto la giovane Clelia ne assunse il ruolo di guida, tanto che sovente veniva chiamata "Madre".Lo scopritore delle virtù della giovane fu il Cardinale Giorgio Gusmini, Arcivescovo di Bologna dal 1914 al 1921, che fece uscire, nel 1917, l'opuscolo Appunti su Clelia che molta parte ebbe poi nel processo di canonizzazione.Morì all'età di soli 23 anni, il 13 luglio 1870, pronunciando le sue ultime parole: «Me ne vado in paradiso e tutte le sorelle che moriranno nella nostra famiglia avranno la vita eterna...» e anticipando cosi la fondazione della Congregazione delle Suore Minime dell'Addolorata, avvenuta qualche anno dopo.Fu beatificata il 27 ottobre 1968 da Papa Paolo VI ed innalzata agli onori degli altari da Giovanni Paolo II, divenendo Santa della Chiesa cattolica il 9 aprile 1989.
La sua festa liturgica si celebra il 13 luglio. In questa occasione viene celebrata una messa all'aperto nel paese natio, celebrata dal vescovo di Bologna
Patronato:
Etimologia: Clelia = figlia del cliente, dal latino; gloria, dal greco
Martirologio Romano:
Patrona dei catechisti dell’Emilia-Romagna
A Budrie in Romagna, santa Clelia Barbieri, vergine, che si adoperò per il bene spirituale della gioventù femminile e fondò la Congregazione delle Minime della Vergine Addolorata per la formazione umana e cristiana specialmente delle ragazze povere e bisognose.
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