Coco Chanel, pseudonimo di Gabrielle Bonheur Chanel
Ha fondato la nota casa di moda che porta il suo nome, Chanel.
Seconda figlia di Albert Chanel, venditore ambulante, e Jeanne Devolle; trascorre un'infanzia molto umile e difficile, dopo che, morta la madre affetta da tubercolosi, il padre è costretto ad emigrare per cercare un lavoro che gli permettesse di mantenere i sei figli. A dodici anni Gabrielle viene perciò affidata, con la sorella Julie, ad un orfanotrofio di suore ad Aubazine. A diciotto anni entra come convittrice nel collegio Notre-Dame, a Moulins, dove impara a cucire. Gabrielle Chanel inizia il suo percorso sul palcoscenico del caffè "Moulins La Rotonde" come cantante, o meglio come Poseuse, un'intrattenitrice che canta durante la pause dello spettacolo. Successivamente trova impiego in paese come commessa in un negozio di stoffe. Nel contempo, trova impiego nel Caffè Rotonde come cantante e qui,gli ammiratori le daranno l'appellativo "Coco". A venticinque anni, il suo impiego la porta a conoscere un uomo molto influente, che le cambierà la vita. Erede di una dinastia di industrie tessili, il barone Étienne Balsan, uomo alla quale si legherà sentimentalmente.Intrapresa una relazione con il Barone,ella si trasferisce nella tenuta dove Balsan alleva cavalli, e diventa ben presto un'amazzone provetta. Lì intraprenderà, inconsapevolmente, la sua carriera creando cappelli che indosserà e che riscuoteranno successo tra le signore dell'aristocrazia francese. "Coco", a questo punto intuisce la possibilità di trasformare in attività di modista le richieste di creazioni sartoriali fino ad allora limitate all'uso personale. Muove così i primi passi nell'ambiente della moda come disegnatrice di cappelli nel 1908, rivelando un talento speciale nel prevedere e anticipare i desideri ed il gusto delle donne del suo tempo. Apre il suo primo negozio a Deauville nel 1913, ed un salone di moda a Biarritz, nel 1915, iniziando anche alcune collaborazioni con i sarti parigini più affermati in quegli anni. La fama di Gabrielle cresce rapidamente, grazie al suo stile che esalta una donna dinamica e priva di etichette, e culmina con l'apertura di un negozio in Rue Cambon 31 a Parigi. Nel 1921 si lanciò nel mercato della profumeria. Convinta che i tradizionali profumi a base di fiori e muschio non avessero futuro, commissionò al chimico Ernest Beaux una fragranza sintetica (aldeidi, zuccheri fermentati). Il chimico ne preparò un'intera serie e la sottopose all'esame della stilista. Le bottigliette erano numerate, da 1 a 5 e da 20 a 24. Coco ne scelse due e alla fine rimase soltanto la 5. «Chanel numero 5» divenne il profumo più venduto nel mondo. Coco creò altri profumi come Cuir de Russie, Gardenia ed il n° 22. La sua linea di accessori, comprendente scarpe, gioielli, borse, sciarpe e cinture, viene completata nel 1929. Particolare importanza assumono le bigiotterie, anche piuttosto vistose, indossate per contrasto su abiti dalla linea pura e minimalista. Il suo atelier in rue de Cambon 31 .Ma nella seconda metà degli anni trenta si verificano le prime serie difficoltà. La crisi economica internazionale aveva ridotto le sue entrate e i tempi incerti e bui presagivano lo scoppio della seconda guerra mondiale. Nel 1936 Gabrielle subisce l'affronto di essere chiusa fuori dal suo atelier dalle lavoranti in sciopero. Afflitta anche dalle tendenze pubblicizzate dalla stampa - che mostrava di preferire al suo il look eccentrico dell'eterna rivale, Elsa Schiaparelli - Chanel chiuse la sua maison nel 1939, licenziando tutti i dipendenti e rifugiandosi a Vichy, per assistere impotente .- nel 1947 - al trionfo del New Look promosso da Christian Dior. Quando venne informata che le vendite del suo profumo calavano drasticamente Gabrielle - ormai settantenne - decise di rimettersi in gioco, presentando il 5 febbraio 1954, in Rue Cambon 31, una nuova collezione improntata palesemente sullo stile degli anni venti. La stampa la demolì, definendo la sue creazioni un clamoroso fiasco. Gli anni sessanta avrebbero continuato a richiamare, sotto diversi aspetti, gli anni venti ma, nel 1954, solo Gabrielle-Coco Chanel ne poteva essere pienamente consapevole. Tuttavia, anche grazie al sostegno della stampa americana, la stilista tornò sulla cresta dell'onda nel giro di appena due stagioni, creando quello che resta il suo intramontabile capolavoro: il "tailleur". Gabrielle muore a 87 anni, una domenica, nella sua suite all'Hôtel Ritz di Parigi. Precisamente, decede il 10 gennaio del 1971.