Son nata in Settembre
in un giorno di sole
il mio primo sorriso
l'ho fatto a un gabbiano
la prima visione dall'uscio socchiuso
fu una scia di luce
univa il mio cielo
ad un mare smeraldo
che all'orizonte baciava
Ho vissuto per poco in un mondo beato
dove tutto era pace
sereno beato
persin gli animali vivevano in casa
colombi e gattini nutriti da bricciole
cadute giù in terra per caso
per anni ho studiato vagando per strada
tra fiori spuntati, nei sassi incastrati,
sudori, dolori, mi han maturato
in poesie ispirate mi sono annegata
gli inchiostri sbiaditi le han cancellate
lasciandomi ora quasi svuotata
oggi ho il cuore che ancor batte
allo spuntare del sole
e mi sento libera
da ogni dolore.
ps:
volevo presentarmi
in modo speciale,
volevo donarVi il meglio di me,
gli ultimi fiori del mio giardino,
legati da fili dorati
dal tiepido sole della morente estate
e cosi' sono nate
ste rime,
dal mio cuore,
solo per voi,
timidamente rubate.
La poesia di Lucia Di Iulio scaturisce da una fresca ispirazione che è poi la risultante di una profonda sensibilità, di una continua ricerca interiore di una meditazione tra dubbio e speranza e la ricerca di un passaggio verso il domani, verso la fede, verso la vita.
PARLO PER TE CHE SEI VOLATO IN CELO LASCIANDO NOI MORTALI IN QUESTA MORSA FORMATA DI RIMPIANTO E TANTA ANGOSCIA ANCORA CI CHIEDIAMO SCONSOLATI: "DOVE TE NE SEI ANDATO". ATTRAVERSO ME TU DICI CHE: DOVE SEI NON STAI PER NIENTE MALE LASCIANDO IL CORPO CH'ERA UN GRAN FARDELLO SFASCIANDO QUESTA GABBIA OPPRIMENTE CHE TI LASCIAVA SOLO INTRAVEDERE SENZA MAI POTER AFFERRARE IL BELLO DELLA VITA, IN CAMBIO HAI DUE BELLE ALI E CORRERE TU PUOI DOVE VUOI BACIARE INOSSERVATO CHIUNQUE SIA. ADESSO CHE NON SAI PIU' COSE' IL DOLORE NON CORRI NON T'AFFRETTI A CONSOLARE. TU HAI BEN CHIARO COSA SIA IL NOSTRO FINE PERCHE' SI SOFFRE E COS'E' IL FIUME IN PIENA CHE COL TEMPO SCORRE PIANO E ARRIVA AL MARE. BLOCCATO INVECE DA UNA GROSSA DIGA DILAGA... INONDA TUTTO E SI DISPERDE. IL SOLE NON TI SERVE PER VEDERE PERCHE' TU LUCE SEI IN MEZZO AL BUIO.