De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 07/11/2010 07:20 |
Maria Skłodowska, meglio nota come 'Marie Curie'
Nata a Varsavia, figlia di Wladyslaw Skłodowski (1832-1902) e di Bronislawa Boguska (1834-1879); in Polonia, iniziò gli studi con il padre, da autodidatta, proseguendoli poi a Varsavia ed infine all'Università della Sorbona di Parigi, laureandosi in chimica e fisica. Maria fu la prima donna ad insegnare nell'università parigina. Alla Sorbona incontrò un altro docente, Pierre Curie che poi sposò.I coniugi Curie-Skłodowska notarono che alcuni campioni erano più radioattivi di quanto lo sarebbero stato se costituiti di uranio puro; ciò implicava che nella pechblenda fossero presenti elementi. Decisero così di esaminare tonnellate di pechblenda riuscendo così, nel luglio del 1898, ad isolare una piccola quantità di un nuovo elemento dalle caratteristiche simili al tellurio che fu chiamato polonio. Il resoconto di tale lavoro, unitamente a quello immediatamente successivo che portò alla scoperta dell'ancor più radioattivo radio, divenne la tesi di dottorato di Maria Skłodowska.Con una mossa insolita, la Sklodowska-Curie intenzionalmente non depositò il brevetto internazionale per il processo di isolamento del radio, preferendo lasciarlo libero affinché la comunità scientifica potesse effettuare ricerche in questo campo senza ostacoli, in maniera tale da favorire il progresso in questo settore scientifico.Maria Sklodowska-Curie fu la prima persona a vincere o condividere due premi Nobel. Maria Sklodowska-Curie sostenne l'uso delle unità mobili di radiografia come mezzo di diagnosi per i soldati feriti. Nel 1921 effettuò un viaggio negli Stati Uniti per raccogliere i fondi monetari necessari a continuare le ricerche sul radio; ovunque fu accolta in modo trionfale.Fondò l'Istituto del Radio, oggi noto come Istituto Curie, dapprima a Parigi e successivamente a Varsavia.Gli ultimi suoi anni di vita furono turbati dall'uso improprio e privo di precauzioni del materiale radioattivo attorno al quale aveva molto lavorato. Morì nel sanatorio di Sancellemoz di Passy (Alta Savoia), nel 1934; la causa fu quasi certamente la leucemia, molto probabilmente dovuta all'esposizione massiccia alle radiazioni durante i suoi lunghi anni di lavoro.La figlia maggiore, Irène Joliot-Curie, vinse anch'essa un premio Nobel per la chimica nel 1935, l'anno successivo la morte della madre.La secondogenita, Eve Denise Curie, scrittrice, fu tra l'altro, consigliere speciale del Segretariato delle Nazioni Unite e ambasciatrice dell'UNICEF in Grecia.
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