Ogni sera porta con sé una lieve malinconia, il giorno morente entra nelle fibre con un sorriso appena accennato. E’ il sorriso triste dell’addio. Questa sera poi è arrivata la nebbia. Avvolge in un velo la città, ci rende insicuri e ogni ombra della via appare minacciosa. Spalanco le palpebre, cercando dei punti di riferimento, le luci gialle smerigliate dalla foschia, sembrano gli occhi di enormi gatti curiosi e attenti. Al sicuro, in casa, guardando dalla finestra, la nebbia mi appare più buona e sembra suussurrarmi “ Vedi, io sono qui in questo freddo umido, al buio, proteggo i rumori della notte, sola e silenziosa, smorzo le tue sensibilità, lascio guarirle i tuoi nervi feriti. Nemmeno la luna mi fa compagnia, dorme beata nascosta dall’ombra, cullata da stelle e amorini, sa che la sua luce non servirebbe, aumenterbbe solo il mistero.”
Sii buona stanotte nebbia, dirada i tuoi veli, proteggi i viandanti, lasciando loro una striscia di luce sulla quale seguire il cammino. Fa che l’alba non risuoni di pianti e che il sole nascente ti saluti come una buona nave.
Buonanotte Milano, buonanotte amici di Psiche
Grazia