Dio viene: nella nostra esistenza quotidiana s’inserisce un avvenimento sconvolgente, che butta all’aria tutte le nostre sicurezze, i nostri progetti. All’improvviso egli cammina accanto a noi, e fa parte della nostra storia: lo riconosce presente chi tiene gli occhi aperti, chi aspetta e prepara un mondo nuovo. L’annuncio profetico (prima lettura) parte da una realtà piuttosto deludente: un piccolo popolo senza importanza per nessuno sarà il centro religioso e spirituale di tutti i popoli finalmente in pace. Questo non può che essere opera di Dio, divenuto lui stesso ispiratore, norma e termine del cammino dell’umanità. E solo allo sguardo della fede è possibile scorgere il disegno che si va formando all’interno di avvenimenti banali, oscuri, poco significativi; un disegno che Dio rivela come una sua proposta per la crescita e il bene dei suoi figli, una realizzazione di cui non è dato sapere l’ora del compimento, ma che certo l’avrà un giorno.
Tenetevi pronti E dunque in vista di quel giorno bisogna vegliare, tenersi pronti, agire saggiamente, con distacco e insieme con impegno: perché dall’interno della storia maturi il progetto di Dio. Il tempo che si snoda tra la venuta di Cristo e la sua manifestazione nella gloria è il tempo riservato alla conversione degli uomini
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