De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 29/11/2010 13:39 |
NARCISO PARIGI
Parigi è tuttavia una delle più belle ed amate voci della canzone italiana del dopoguerra, che nella popolarità affianca meritatamente quelle di Consolini, di Claudio Villa e di Tajoli, tanto per citarne alcuni. È nota non solo nella sua città natale, ma addirittura in tutto il mondo, tanto che ancora oggi ogni tanto è solito concedere una sua esibizione in uno dei continenti al di là dell’oceano.Iniziò a cantare alla radio di Firenze ancora occupata dagli americani, e da lì la sua carriera si estese subito alla RAI, che da Firenze lo volle a Roma per i suoi programmi. Festival, gare di canzoni, la televisione ai suoi inizi, concorsi canori… a tutto egli prese parte, prima di cominciare diffondere anche in USA il suo nome e le sue canzoni. Come si è detto, era dotato di una voce molto bella e personale, che ad un certo punto gli servì per evidenziare i sottintesi dei testi degli stornelli toscani, che contribuì a diffondere in maniera davvero capillare e per i quali scrisse da solo i testi più arguti. Simbolo canoro della sua città, registrò anche alcuni divertenti duetti recitati a botta e risposta con l’altro toscanaccio del pedale Gino Bartali, tutti immortalati in una serie di dischi a 45 giri.Debuttò a Radio Firenze nel 1944 sotto la direzione del maestro Ariani, affermandosi in breve tempo come "cantante della radio" con le varie orchestreRAI (quelle dirette da Guido Cergoli e Nello Segurini), e in particolare con la formazione di Francesco Ferrari, con la quale collaborò dal 1945 al 1965 (seguendola quando si trasferì a Roma nel 1948).Oltre ad aver dato un decisivo contributo alla canzone italiana con Angelina, Prigioniero d'un sogno, Tango del mare e T'ho incontrata a Napoli), fu un punto di riferimento per il repertorio fiorentino e un simbolo del capoluogo toscano anche grazie all'inno Oh Fiorentina (1957).Partecipò inoltre al Festival di Sanremo: nel 1955, con Incantatella (insieme a Claudio Villa) e Ci ciu cì cantava un usignol (insieme ai Radio Boys), e nel 1962, con Vita.Tra gli anni Cinquanta e i primi Sessanta prese parte a vari film come Terra straniera di Corbucci (1953) e Gagliardi e pupe di Montero (1958).Numerosi i premi (come la Maschera d'oro nel '58) ricevuti per una carriera che lo impegnò a lungo, tra tournée e trasmissioni televisive, anche negli Stati Uniti. Fra le sue conduzioni televisive, "Viva l'Amore!" trasmesso negli anni ottanta da Teleregione Toscana che sembrebbe anticipare la formula di Ci vediamo in tv programma condotto da
Paolo Limiti |
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