Da oggi per combattere la depressione c'è un'arma in più: l'alimentazione.
«Gli ultimi studi scientifici hanno dimostrato che una dieta troppo ricca
di zuccheri può influire negativamente sul tono dell'umore» spiega
Attilio Speciani, allergologo e autore di “Prevenire e curare la depressione
con il cibo” (Fabbri Editori), da poco in libreria.
«In pratica, quando si esagera con la pasta, il pane e i dolci,
nell'organismo circola troppo glucosio. Per riportarlo ai livelli di norma,
scatta l'allarme e interviene l'insulina, l'ormone prodotto dal pancreas
che, appunto, abbassa il tasso di zuccheri nel sangue.
Un calo improvviso che però provoca stanchezza, irritabilità
e un calo del tono dell'umore».
Ecco perché mangiare una fetta di torta oppure un gelato
per tirarsi su può dare, in effetti, un beneficio momentaneo.
Ma poi la situazione può persino peggiorare.
Evitare i picchi di glucosio quindi è fondamentale per non avere
sbalzi di umore. «Ma sia chiaro, un conto è essere giù di morale
, un altro è soffrire di depressione. In quest'ultimo caso,
la dieta non basta per risolvere il disturbo, a meno che
non si tratti di una forma molto lieve» avverte Speciani.
«Nei casi più gravi, infatti, è importante seguire le cure
con i farmaci e la psicoterapia. Sapendo però che il cibo
gioca un ruolo importante e che i dati dimostrano un netto
miglioramento dei sintomi già dopo tre giorni di dieta».
Quali sono allora i cibi giusti? «Innanzitutto i cereali integrali:
sono ricchi di fibre e hanno il pregio di ridurre il picco di glucosio»
spiega l'esperto. «E vanno abbinati sempre alle proteine,
carne, pesce e latticini che, al pari dei cibi integrali, tengono
sotto controllo il livello di zucchero nel sangue.
Non deve mancare la frutta (compresa quella secca,
in particolare noci e mandorle) e la verdura, fonti delle preziose
vitamine A, C ed E: grazie alla loro azione antiossidante
le nostre cellule, comprese quelle del sistema nervoso,
funzionano meglio. Con importanti riflessi positivi sul tono dell'umore».
DAL WEB
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