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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 28/12/2010 07:56 |
Dopo giorni di tiepido sole, oggi e' tornato il freddo e mi vengono in mente dei versi..........
Inverno Inverno è tendere l'orecchio ed ascoltare il chiacchierare fitto della pioggia sui vetri opachi delle tue finestre. È risentire il sibilo del vento che vuole raccontarti, tra i lamenti, di antiche saghe nordiche, di castelli, di dame prigioniere e cavalieri erranti. Inverno è contemplare il cielo oscuro dove gelide stelle solitarie ti fanno meditare sull'effimero e tormentato passo della vita. Inverno è riscaldarsi accanto al fuoco e fissare il bagliore della fiamma che ti ricorda il sole e pensar come tutto nella vita è destinato a trasformarsi in cenere. È alzarsi una mattina e, alla finestra, scoprire, con la gioia di un bambino, la prima neve soffice sui tetti. Inverno è ripescare nel bagaglio del tuo passato, e meditar di lotte e di passioni, vane vittorie e fallimenti amari, Inverno è anche, soprattutto, dire son qui per apprezzare tante piccole gioie... Bene o male ho vissuto. Anonimo
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Il vecchio pittore Aveva lunghi capelli e occhi come le stelle. Un giorno fu colpita da una malattia misteriosa che lentamente fece spegnere le stelle nei suoi occhi e la trascinò in un sonno simile alla morte. Nei rari momenti di lucidità invocava la primavera e chiedeva di vedere i fiori del giardino. Ma era inverno e il giardino era ingiallito e le piante secche. I suoi genitori chiesero aiuto ai medici, ma nessuno seppe capire quella strana malattia. Fu sentita anche la maga del villaggio: disse che la fanciulla sarebbe guarita solo se avesse visto i fiori della primavera. La disperazione scese allora in quella casa perché tutti presentivano che la fanciulla non sarebbe vissuta sino alla nuova stagione. Venne a conoscenza della storia un vecchio pittore; era povero, dormiva in una barca e di notte si recò nel piccolo giardino che stava davanti alla finestra della fanciulla. Faceva molto freddo, ma non se ne curava e per tutta la notte, con le mani intirizzite, dipinse fiori bellissimi sul muro di cinta: per incanto nel giardino era fiorita la primavera. Al mattino, quando la fanciulla, in uno dei suoi rari momenti di lucidità, aprì gli occhi e vide i fiori, il suo viso si illuminò di gioia. Da quel giorno incominciò a star meglio e guarì, mentre del vecchio pittore non si seppe più nulla. Lo cercarono tra le onde e sulla riva del mare, ma lui dormiva per sempre nella sua barca dove era morto di gelo. Romano Battaglia! |
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VERSI SOTTO LA NEVE
Vennero i freddi
Vennero i freddi, con bianchi pennacchi e azzurre spade spopolarono le contrade. ...Il riverbero dei fuochi splendé calmo nei vetri. La luna era sugli spogli orti invernali. (A. Bertolucci)
Fior di neve
Dal cielo tutti gli Angeli videro i campi brulli senza fronde né fiori ...e lessero nel cuore dei fanciulli che amano le cose bianche. Scossero le ali stanche di volare e allora discese lieve lieve la fiorita neve. (Umberto Saba)
Neve
Ieri su l’alto colle, oggi nel piano arato, la neve è sulle zolle ...e copre il seminato “Buon raccolto di grano!”. fa il provvido bifolco. Ma un passerotto invano cerca l’amico solco. E saltella leggero e pare quasi stanco, piccolo punto nero sopra l’immenso bianco. (L. Ruber)
Prima neve
Mi leverò al mattino tra il ridere pacato dei cristalli di neve. Cadi, cadi, allegra, buona ...Prima neve, tu sei la prima, sei la prima neve. I bambini nati in primavera e gli uccelli non ti conoscevano. Anch'io sono stupito dal biancore anch'io stupisco di quest'aria nuova: nella vecchia città palpita adesso un che di fresco, come di boschivo. (B. Sluckij)
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