Fin da piccolo si è avvicinato al mondo dello spettacolo, facendo la comparsa al Teatro Massimo Bellini di Catania. Nella sua pluridecennale carriera di attore, Leo Gullotta ha recitato al cinema e in teatro in commedie e lavori drammatici e ha partecipato a numerosi sceneggiati e varietà per la televisione. Ha svolto inoltre l'attività di doppiatore, prestando la sua voce all'attore Premio Oscar Joe Pesci. Negli ultimi anni sono divenute assai popolari le parodie en travesti da lui proposte in tv con la compagnia del Bagaglino. Nel 2010 ha festeggiato i cinquant'anni di attività artistica. Ha raccontato la sua vita nell'autobiografia Mille fili d'erba (1998)Caratterista comico e drammatico apprezzato da pubblico e critica, vince il Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista, Scugnizzi (1989); ottiene il David di Donatello per il miglior attore non protagonista, Nuovo cinema Paradiso (1989; premio Oscar al miglior film straniero), L'uomo delle stelle (1995), Baarìa (2009); da Maurizio Zaccaro in Il carniere (1997) e Un uomo perbene (1999), che gli valgono altri due David come miglior interprete non protagonista e vari altri premi. Ha spesso svolto anche l'attività di doppiatore, doppiando, tra gli altri, il personaggio di Paulie, interpretato da Burt Young, nel film Rocky, l'attore Joe Pesci in C'era una volta in America, Moonwalker e in Mio cugino Vincenzo e il regista Roman Polanski in Una pura formalità. Sua è la voce del computer Edgar nel film Electric Dreams e del robot Numero 5 nel film Corto circuito (film). Ha anche doppiato il mammut Manfred (Manny) nei film d'animazione L'era glaciale, L'era glaciale 2: il disgelo e L'era glaciale 3: L'alba dei dinosauri.