L’AMARANTO…
PIANTA DELL’AMICIZIA
STORIA - MITO – GIARDINAGGIO E… SPORT…
Lunga è la tradizione che considera l’amaranto una pianta sacra. Il nome Amaranto deriva dal greco amarantos e cioè "che non appassisce". Di qui il significato attribuito ad esso dai Greci di pianta dell’amicizia, della stima reciproca e più in generale espressione di tutti i sentimenti veri che non dovrebbero mai cambiare con il trascorre del tempo, in quanto eterni e unici. Nella mitologia greca si narra che le Dee amassero essere festeggiate con ghirlande di amaranto; in tale contesto l’amaranto era dunque utilizzato per ottenere protezione e benevolenza. I romani attribuivano all’amaranto il potere di tenere lontana l’invidia e la sventura. Nel periodo ’600-’800 l’amaranto veniva utilizzato per ornare vestiti e abiti, in quanto si pensava fosse in grado di donare benessere fisico.
Storia:
I romani attribuivano all’amaranto il potere di tenere lontana l’invidia e la sventura. Nel periodo ’600-’800 l’amaranto veniva utilizzato per ornare vestiti e abiti, in quanto si pensava fosse in grado di donare benessere fisico
Ambiente:
L’amaranto ha buona efficienza fotosintetica in quanto rientra nel gruppo delle piante C4. Inoltre deve essere considerata una specie molto competitiva anche per il fatto che è in grado di sottrarre una notevole quantità di elementi nutritivi alle colture
Letteratura e Mitologia:
Nella mitologia greca si narra che le Dee amassero essere festeggiate con ghirlande di amaranto; in tale contesto era, dunque, utilizzato per ottenere protezione e benevolenza
NOTIZIE PER IL GIARDINAGGIO:
Amaranthus caudatus
Amaranto-Amaranthaceae
Generalità: erbacea annuale, originaria dell’America meridionale; al genere Amaranthus appartengono molte specie, originarie dell’America, dell’Africa e dell’Asia, alcune delle quali sono commestibili e venivano coltivate per l’alimentazione. Ha portamento eretto, e fusti molto ramificati, che raggiungono i 90-100 cm di altezza; le grandi foglie, ovali o lanceolate, sono di colore verde scuro, opaco, in alcune varietà hanno colore rossastro o porpora; per tutta l’estate, fino ai primi freddi autunnali, produce particolari infiorescenze allungate, pendule, piumose, di colore rosso, arancio o giallo, contenenti numerosissimi piccoli semi scuri. Queste piante si possono coltivare in giardino, come bordure, ma sono anche molto adatte ad essere poste a dimora in contenitore, per meglio godere dell’aspetto pendulo delle infiorescenze. Le infiorescenze di amaranto vengono utilizzate come fiori recisi e anche essiccate.
Esposizione: porre a dimora gli amaranti in posizione soleggiata, possibilmente al riparo dai venti forti, che potrebbero danneggiare i fusti sottili e le infiorescenze.
Annaffiature: questi piccoli arbusti possono sopportare brevi periodi di siccità, è bene però annaffiarli abbastanza regolarmente, lasciando asciugare bene il terreno tra un’annaffiatura e l’altra. Nei mesi primaverili fornire del concime per piante da fiore ogni 15-2 giorni, mescolato all’acqua delle annaffiature.
Terre: preferiscono terreni sciolti e molto ben drenati, asciutti e sabbiosi. Porre a dimora dopo aver ben lavorato il terreno, a cui è bene aggiungere del terriccio bilanciato, sabbia e materiale drenante a granulometria grossolana, come pietra pomice o lapillo. Gli amaranti hanno sviluppo abbastanza vigoroso, quindi se si decide di porli in vaso è bene scegliere contenitori abbastanza capienti.
Moltiplicazione: avviene per seme: seminare in febbraio-marzo in semenzaio, che va tenuto in luogo protetto fino a germinazione avvenuta; in aprile-maggio è possibile seminare l’amaranto direttamente a dimora, in piena terra o in contenitore.
Parassiti e malattie: generalmente gli amaranti non vengono colpiti da parassiti o da malattie.
L’AMARANTO NELLO SPORT:
Il colore amaranto è stato adottato per le divise di diverse squadre di calcio…
Le più importanti sono
LIVORNO
E
REGGINA…
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Ciao da Tony Kospan
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