13 gennaio 1930 - Viene pubblicato il primo numero di “Mickey Mouse”.
Quando era ancora la carta stampata (e non la televisione) a decretare la fama di un personaggio, il signor Mickey Mouse viene consacrato definitivamente come “vip” il 13 Gennaio 1930, quando sui giornali americani appare la sua prima striscia a fumetti. Era appunto la consacrazione di un successo nato,nelle sale cinematografiche due anni prima, quando il pubblico aveva conosciuto per la prima volta il personaggio ideato da uno squattrinato Walt Disney e da Ub Iwerks. l’unico collaboratore che gli era rimasto fedele, dopo il tracollo della sua casa di produzione e dopo che l’Universal gli aveva praticamente strappato sia la sua prima serie di successo a cartoni animanti, “Osvaldo il Coniglio”, sia il suo intero staff creativo.La perdita di Osvaldo il Coniglio, fu ampiamente ripagata dal successo di Mickey il Topo, conosciuto poi in Italia semplicemente come Topolino. C’è da dire che l’infanzia americana di Mickey Mouse fu molto più scapestrata del Topolino, uomo di legge (investigatore privato) e cittadino modello, che hanno conosciuto i ragazzini italiani. Le prime striscie a fumetti di Mickey Mouse pubblicate in America descrivevano infatti un topo sbruffone, un tipico monellaccio di una città di provincia. La trasformazione di Mickey Mouse da topo scapestrato in cittadino modello avvenne due anni dopo, nel 1932, ad opera di un nuovo cartoonist Floyd Gottfredson che aveva affiancato Disney prendendo il posto del suo primo socio Iwerks che nel frattempo se n’era andato,in seguito si pentì tornando da Disney che lo riassunse. Oltre che dalla eterna fidanzata Minnie, Topolino viene affiancato in seguito da diversi altri nuovi amici e nuovi nemici: fra i primi compaiono il fedele cane Pluto e l’inseparabile aiutante e compagno di avventure Pippo poi Paperino, Orazio e Musone; mentre fra i “cattivi” prendono sempre più spessore antagonisti come il gatto Pietro Gambadilegno, il Professor Enigm, Macchia Nera e il pirata Orango.Quando scoppierà la seconda guerra mondiale, Topolino farà il suo dovere, combattendo i nazisti e le loro spie nei fumetti pubblicati sui giornali americani per tutto il periodo bellico. E quando i personaggi terrestri non basteranno più, Topolino incontrerà anche un nuovo amico alieno, Eta Beta, conosciuto in una grotta, con il quale darà vita ad un nuovo ciclo di avventure fino al 1954.Nell’Agosto del 1935 i fumetti di Topolino passarono dalla Nerbini alla Mondadori. Allo scoppio della guerra, Topolino fu l’unico personaggio a fumetti americano che ottenne dalla censura fascista il permesso di essere pubblicato in Italia, almeno fino al 1942 (pare che piacesse molto ai figli del Duce). Dal 27 Gennaio di quell’anno anche Topolino dovette però subire una forzata “italianizzazione”, sostituito da Tuffolino, un ragazzetto con le stesse caratteristiche fisiche disegnato da Pierlorenzo De Vita. Alcune curiosità su Walt Disney e Topolino. Disney è stato l’inventore di Topolino, ma non l’ha mai disegnato. Fin dalle prime storie Disney è stato l’autore delle storie e dei testi, mentre i disegni erano fatti da altri (la “prima matita” a dar vita a Topolino fu come si è detto quella di Ub Iwerks).
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