Vannuccio Faralli
(Cortona, 15 gennaio 1891 – Genova, 31 dicembre 1968)
è stato un giornalista, partigiano e politico italiano.
Esponente dal 1907 del Partito Socialista Italiano,
è stato il primo sindaco del dopoguerra della città di Genova.
Ha ricoperto la carica di primo cittadino dal 25 /04/1945 al 03 /12/1946
Figlio di Natale e Luisa Faralli, originario della frazione di Monsigliolo, penultimo di cinque fratelli e due sorelle, servì come ufficiale d'artiglieria durante la prima guerra mondiale, fu decorato sul campo anche se poi venne degradato in conseguenza della sua attività di militante socialista che lo aveva portato a diffondere volantini inneggianti alla pace. Al termine del conflitto proseguì con Pietro Nenni e Bruno Buozzi nella militanza socialista riorganizzando il partito e dirigendo per anni il giornale Avanti!. Patì la persecuzione del fascismo e fu arrestato più volte: nel 1926 fu inviato al confino, dove rimase due anni. Durante la seconda guerra mondiale, dopo l'8 settembre, partecipò alla Resistenza che lo portò dal centro al nord Italia. Venne arrestato nel dicembre 1944 e rimase detenuto nel quartier generale delle SS allestito alla Casa dello Studente di Genova fino alla vigilia della Liberazione del 25 aprile 1945.Nel secondo dopoguerra fu deputato all'Assemblea Costituente, poi rieletto dal 1948 al 1958. Nel terzo governo di Alcide De Gasperi ricoprì la carica di sottosegretario all'Industria. Genova gli ha intitolato una via e il suo nome è stato insignito della medaglia d'argento al valor militare. Sulla vita e l'opera di Faralli è stato pubblicato nel 2004 il saggio di Mario Parigi Vannuccio Faralli. Storia di un'Italia dimenticata che prende in esame le diverse sfaccettature del personaggio storico che fu, nel tempo, emigrante, commesso viaggiatore, sindacalista, uomo politico, imprenditore e giornalista. Sempre nel 2004, la sua città natale - Cortona - gli ha dedicato una mostra commemorativa.