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De: primula46 (Mensaje original) |
Enviado: 10/02/2011 13:17 |
L’allegoria del denaro
Un dì lo spicciolo si è accomodato sul suo trono tempestato di pietre preziose e ha chiamato i suoi cortigiani perché sentissero la sua omelia:
«Da quando gli uomini mi hanno incaricato di badare ai loro fatti, io lavoro giorno e notte per renderli felici e invento una meraviglia dopo l’altra per salvarli dalla loro miseria e dai loro affanni. Li ho sentiti lamentarsi del balbettio delle loro lingue, così ho inventato una sola lingua. E questa lingua sono io. Sono la lettera, il brano e la parola. E mi trovo, dove si uniscono due uomini in nome mio. Essi si mettono d’accordo all’istante, anche se uno dei due non capisce neppure una lettera del linguaggio dell’altro e questa è la prima meraviglia.
E ho visto gli uomini litigare riguardo a molte idee ed ho creato loro un solo dio. E questo dio sono io, io sono il peso e la bilancia, la fede e la religione. Mi adorano gli uomini con tutto l’amore che si trova nei loro cuori e con tutti i loro pensieri e le loro intenzioni. Essi adorano le altre dee solo con le labbra. E questa è la seconda meraviglia.
lo ho abitato con le persone, ho mangiato e ho bevuto con loro e mi sono accorto che il loro Sultano non abita con il pastore. E il figlio della principessa non mangia con il figlio della serva. E il loro prete non beve con il peccatore. E ho sentito gli uomini lamentarsi di ciò e chiedere l’uguaglianza. E ho messo sui loro colli una gogna sola e questa sono io. lo sono la gogna, l’aratro e il contadino. Sotto la mia gogna, il Sultano cammina accanto al pastore. E il figlio della principessa accanto al figlio della serva e il prete accanto alla peccatrice. E questa è la terza meraviglia.
E sono entrato nei cuori degli uomini e li ho trovati succubi dei piaceri. E ho notato che gli uomini avevano diviso i loro piaceri in due parti: buoni e cattivi. E hanno dato libertà ai primi, mentre hanno fatto circondare i secondi da guardie e paggi. E i loro cuori mi invocavano in nome della libertà. E perciò ho stabilito per ogni piacere un prezzo. E ho fatto sì che il prezzo del piacere cattivo fosse il doppio di quello buono. E così ho mischiato i piaceri buoni con quelli cattivi delle persone. E ho liberato i loro cuori dai loro cuori. E questa è la quarta meraviglia.
E ho camminato sulla terra ed ho scoperto che le persone l’avevano divisa in cubiti ed ettari, avevano circondato le loro proprietà con i recinti e avevano posto la spada a guardia delle loro frontiere. Nessuno può calpestare la terra del suo vicino. E nemmeno i mercenari di un regno possono varcare le frontiere di un regno vicino solo per conquistarlo. Ho allora gettato la parola “soldi” perché collegasse una frontiera all’altra e ho deriso le loro spade e i loro soldati. Questa parola sono io. E questa è la quinta meraviglia.
La meraviglia delle meraviglie è che ho mischiato gli uomini e li ho uniti. E li ho trasformati in una razza mentre erano prima diverse razze. Li ho uniti in una sola nazione quando erano di diverse nazioni. Li ho fatti della stessa carne, ossa e sangue. Perché ho fatto il loro cibo uno, il loro bere uno, e anche i loro abiti e la loro dimora. lo sono il cibo, il bere, l’abito e la dimora. E come le persone bevono una goccia d’acqua ignorando di aver bevuto la sabbia, il metallo, le piante e le sporcizie sui quali essa è passata, così stringono la mano su di me e comprano cibo, bevande, abiti e dimora.
Io sono l’amore, la dea, e il Sultano.
Khalil Gibran |
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Come sarebbe la vita dell'uomo se si potesse in alcune occasioni fare a meno del denaro? Tale prospettiva parrebbe negativa e sembrerebbe un passo indietro nell'evoluzione socio-economica dell'uomo che ha portato all'attuale sistema regolato dal mercato, che si nutre di moneta. Come dire, il denaro non fa la felicità, e di sicuro non la compra, ma in compenso può comprare: una casa in città e una in campagna, una vacanza, vestiti alla moda, l'ultimo cellulare, un computer più veloce, una moto per girare in città, una macchina per la sera...Oggi tutto, o quasi, è denaro, tutto dipende dal denaro, tutto si riconnette al denaro. Il denaro ha raggiunto una grande persuasività psicologica, culturale e sociale e un volume quantitativo altissimo. Il denaro con la sua straordinaria fluidità penetra nella società, determinando le abitudini di vita e diventando spesso il fine principale. L'uomo di oggi é più propenso a riconoscere nel denaro una "finalità" che un "mezzo". Anzi, per molti individui il raggiungimento del denaro é diventato oramai una ragione di vita. Il grande denaro e la grande cifra sono entrati a far parte del nostro immaginario più del "denaro sufficiente". Direi che attualmente prevalga il piacere del possesso del denaro su quello che un tempo era procurato dall'uso della moneta. Secondo l'antropologia è nelle moderne società occidentali che il denaro può comprare tutto. In questo contesto il tempo è denaro, il denaro è utilizzato per l'acquisizione del potere, il denaro ci rappresenta socialmente. La concentrazione di ricchezza avvenuta in questi anni ha creato potere. I nuovi poveri non saranno più chi non avrà da mangiare, ma chi non potrà godere di una serie di consumi importanti, chi rimarrà fuori dai circuiti comunicativi, chi non avrà le informazioni giuste al momento giusto. Il denaro oggi è ossessione, brama del potere e del possedere. È come se avessimo perso la libertà di scegliere il nostro comportamento, ed è la società in cui viviamo ad averci privato di questo, con i suoi canoni, i suoi standard, i suoi modi di essere, ma soprattutto con la sua continua ricerca della ricchezza, del potere, del prestigio, della carriera. E sulla società è il Dio Denaro che detta gli ordini. Il Denaro trasforma ogni desiderio in bisogno e cioè in realtà; il desiderio muore e rimane l'oggetto. In contrasto perdono merito l'esistenza di valori quali l'altruismo, la fiducia, la cooperazione, la ricchezza sociale, le relazioni interpersonali genuine e la solidarietà. Il mondo corre troppo veloce, difficile fermarlo. Inverosimile il ripristino dell'era del baratto perché il mondo va male quando il denaro c'è, ma anche quando non c'è.
Grazia
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NOI... IL DENARO ED IL PRECETTO CINESE
Il denaro è utile... ma è solo un mezzo... non un fine nè una divinità da adorare..
Il giusto rapporto tra noi ed il denaro è fondamentale per non perder di vista i veri valori della vita...
Mi piace molto in tal senso... questo precetto cinese...
IL DENARO
Precetto cinese
Può comprare una casa ma non un focolare;
Può comprare un letto ma non il sonno;
Può comprare un orologio ma non il tempo;
Può comprare un libro ma non la conoscenza;
Può comprare una posizione ma non il rispetto;
Può pagare il dottore ma non la salute;
Può comprare l’anima ma non la vita;
Può comprare il sesso ma non l’amore.
Se non va idolatrato... non va nemmeno demonizzato... essendo l'unico mezzo che fin dall'antichità ci siamo inventati per acquisire beni e servizi... e per vivere una vita dignitosa...
CIAO DA TONY KOSPAN
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SALOTTINO… CULTURALE…
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