In gioventù frequentò il Liceo classico Arnaldo di Brescia.Nel 1848 partì come volontario alla prima guerra di indipendenza, e dopo il successivo armistizio ritornò a Brescia dove coadiuvò il comitato clandestino a preparare l'insurrezione delle Dieci giornate di Brescia.Tito Speri comandò la difesa di Porta Torrelunga e della piazza che oggi porta il suo nome. L'insurrezione scoppiò approfittando della partenza di parte dell'esercito austriaco verso il Piemonte, e si concluse il 1º aprile 1849, vedendo lo Speri protagonista di vari scontri armati. Con la capitolazione della città, il patriota si rifugiò nel cantone italiano a Lugano, fino a scendere verso Torino per aderire ai moti mazziniani. Rientrò poi a Brescia dopo l'amnistia. Ma la sua attività cospirativa fu scoperta e Tito Speri arrestato; venne condannato a morte nel 1853 tramite impiccagione a Belfiore, nel Quadrilatero austriaco. Il monumento a Tito Speri venne inaugurato solennemente il 1º settembre 1888. Resta famosa una poesia a lui dedicata da Giulio Uberti. Le spoglie mortali di Tito Speri, riposano nel Cimitero degli Angeli di Mantova.