Cantante e chitarrista di alcuni gruppi catanesi, alla fine degli anni sessanta Gianni Bella si trasferisce al nord Italia al seguito della sorella Marcella, che muove i primi passi come cantante. Nel 1972 Marcella partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Montagne verdi, scritta da Gianni e Giancarlo Bigazzi. Mentre Marcella si impone tra le cantanti italiane di maggiore successo, Gianni comincia la propria carriera solista, sempre con l'aiuto del paroliere Bigazzi, e subito ottiene un buon esito partecipando a Un disco per l'estate 1974 con Più ci penso, manifestazione cui torna con minor successo l'anno successivo con Oh mama. Nel 1976 con la canzone Non si può morire dentro vince il Festivalbar. Negli anni ottanta, oltre all'attività di solista e di autore per la sorella, inizia la collaborazione con Mogol, che diventa suo paroliere e produttore, e alla fine degli anni novanta firma uno dei maggiori successi della carriera di Adriano Celentano: L'emozione non ha voce, grazie alla quale l'album Io non so parlar d'amore rimane per ben due anni nella top 50 italiana. Partecipa al Festival di Sanremo nel 2001, presentando Il profumo del mare, e nel 2007 insieme alla sorella Marcella con Forever per sempre, singolo che avrà un buon riscontro di vendite. Il 17 gennaio del 2010 l'artista viene colpito da un ictus e ricoverato presso l’ospedale San Giorgio di Ferrara, centro specializzato nella riabilitazione. Su Facebook viene creata un'apposita pagina che in poche ore fa registrare quasi 4.000 iscritti, a testimonianza dell'affetto e stima rimasti immutati negli anni da parte del suo pubblico. Dopo una degenza durata sette mesi, l'artista viene dimesso grazie ai notevoli miglioramenti ottenuti e si mette subito al lavoro insieme all'amico Mogol ed a Geoff Westley per ultimare l'opera teatrale Storia di una capinera, tratta dall'omonimo romanzo di Giovanni Verga ed iniziata nel 2006.