Gabriella Rasponi Spalletti
Era figlia di Cesare Rasponi Bonanzi (1822-1886) e di Letizia Rasponi Murat (1832-1906).Il padre fu vice-console di Francia e Deputato nel Governo Lanza e nel Depretis I, nominato Senatore del Regno d'Italia nel 1884; la madre era figlia del conte Giulio Rasponi e della principessa Luisa Giulia Murat, figlia di Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte. Nel 1870 sposò il nobile reggiano Venceslao Spalletti Trivelli (1837-1899) e trascorse i primi anni del matrimonio a Reggio Emilia, poi si trasferì a Roma quando il marito, liberale moderato, venne eletto deputato e poi nominato Senatore del Regno d'Italia nel 1884. Nella capitale la contessa trasformò il suo salotto in un vivace centro culturale frequentato da personalità di spicco. Nel 1897 aprì una delle ville di famiglia a Quarrata per trasformarla in un laboratorio di merletto a filet con lo scopo sia di recuperare un'attività artigianale sia per offrire migliori condizioni di lavoro alle operaie. Negli anni successivi questa iniziativa si trasformò in un vero e proprio istituto professionale specializzato riservato alle donne, uno dei primissimi in Italia. Quando la contessa Gabriella, arrivò a Quarrata, rimase colpita dalla miseria che tormentava le campagne, e soprattutto le donne. La contessa ebbe un ruolo importante come femminista, schierata in prima linea per i diritti delle donne: dal 1903 e fino alla sua morte, nel 1931, fu presidente del Consiglio nazionale delle donne italiane, organizzando, nel 1908, a Roma, dal 23 al 30 aprile, il primo congresso nazionale delle donne italiane. Lo stesso anno costituì un comitato di sostegno alle vittime del terremoto che colpì Messina e Reggio Calabria. Si batté per la laicità della scuola e il suffragio universale. Ma a Quarrata, e in particolare a Lucciano, è ricordata soprattutto come benefattrice, per aver dato vita alla scuola di filet che in poco tempo riuscì a dare un lavoro alle donne e a risollevarle dalla miseria. Nel 1889 i coniugi Spalletti Trivelli acquistarono la tenuta Caselli di Lucciano, dove trasformarono subito i folti boschi in terre da coltivare. Nel 1893 Venceslao Spalletti fece costruire la villa dove, pochi anni dopo, nel 1897, la contessa Gabriella aprì la scuola di ricamo. «Quando arrivò nelle campagne quarratine insegnò alle contadine a ricamare: un'attività che permetteva di guadagnare, senza lasciare le proprie case. La contessa insegnò la tecnica del filet inizialmente a cinque paesane, provvedendo a sue spese all'acquisto del materiale necessario e a comprare di tasca propria il lavoro che veniva eseguito. Dopo due anni le allieve della scuola erano già cinquanta, fino ad arrivare a centinaia di lavoratrici negli anni successivi. La contessa, infatti, intorno al 1903, grazie a i suoi contatti con la ditta Navone di Firenze, dette una svolta imprenditoriale alla scuola. L'azienda fiorentina iniziò a comprare tutti ricami prodotti a Lucciano, a commissionare nuovi disegni e a fornire i filati. Nel 1912 il laboratorio fu trasformato in una vera e propria cooperativa, la "Scuola di modano e ricamo Contessa Spalletti, Lucciano-Quarrata". Nel 1924 la società contava addirittura 450 socie. Fù una donna che soffrì molto nella sua vita e dovette affrontare grandi dolori, ma non smise mai di impegnarsi per i diritti delle donne. Quando si trasferì definitivamente a Roma, ad esempio, fu in prima linea per il riconoscimento del diritto alla pensione per le donne». La contessa Gabriella perse, appena nata, la primogenita Maria e all'età di soli 4 anni morì anche la sua terza figlia, Rosalia. Nel 1899, all'età di 46 anni, rimase vedova. Dopo la morte del marito, a quarantasei anni assunse la presidenza del Consiglio Nazionale Donne Italiane, fondato nel 1903 su modello dell'International Council Women, fondato nel 1888 dall'americana May Wright Sewall. Fra le attività svolte durante la presidenza della Spalletti è da ricordare la costituzione di un Comitato di Sostegno alle vittime del terremoto che colpì Messina e Reggio Calabria nel 1908; il comitato fu patrocinato e riconosciuto anche dalla regina Elena, risultando così Gabriella Rasponi Spalletti la prima donna alla quale fu conferita la missione ufficiale di tutrice di minori. Nel 1905 fece costruire, nei pressi del Quirinale, Villa Spalletti Trivelli, una delle dimore storiche più esclusive della città e raro esempio di villino urbano con giardino all'italiana.