De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 14/04/2011 12:05 |
Figlia di un funzionario del ministero delle finanze, sette fratelli, maestra a Torino, si iscrive al PSI nel 1918. Tra il 1919 e il 1920 entra a far parte della redazione della rivista L'Ordine Nuovo di Antonio Gramsci. Nel 1921 è tra i fondatori del Partito Comunista d'Italia. Incaricata dell'organizzazione femminile, diede vita al periodico La Compagna. Dopo le leggi speciali fasciste del 1926 e l'arresto di Gramsci è alla testa dell'organizzazione clandestina;sotto il nome di Silvia di Micheli, delegata a vari congressi del Comintern, conosce Lenin e Stalin. Dal 1927 al 1930 è segretario generale del Partito Comunista d'Italia. Con l’avvento del fascismo ebbe inizio la sua lunghissima clandestinità per poi essere arrestata nel 1930 e condannata a 15 anni di carcere. Ne sconta 5 in cella, gli altri al confino di Ponza e di Ventotene. Nel 1939 prende posizione contro il Patto Molotov-Ribbentrop e viene espulsa dal PCdI assieme a Umberto Terracini. Viene riammessa nel partito nel 1945 e fu eletta al consiglio comunale di Torino nel 1946. Dirigente dell'Unione Donne Italiane, rappresentò il Partito Comunista Italiano in due legislature (1948-1958). Ritiratasi a vita privata, nel 1982 è nominata da Sandro Pertini senatrice a vita: è la prima donna a ricevere questa nomina, seguita unicamente da Rita Levi-Montalcini. Vi rimase quasi centeneria fino al 1988 quando morì a Roma. Alla Ravera sono intitolate, tra l'altro, strade a Roma e in Toscana, la Federazione di Torino dei DS, Società cooperative, alcuni circoli del PRC. |
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