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De: MOTHERSIXTEN (Mensaje original) |
Enviado: 26/04/2011 10:55 |
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ALLA SPERANZA
Fata Morgana, che inganni i mortali, sembri divinità, Speranza cieca, falsa! Ti crea l'infelice e ti adora come protettore. Perchè mi inganni ancora? Perchè mi sorridi? Perchè il buon umore finto mi instilli? Resta dove sei, mi hai sollecitato, ti ho creduto e mi hai ingannato! Nel mio giardino hai piantato narcisi, con ruscelli freschi hai inaffiato i miei alberi, mi hai coperto con mille fiori e la felicità celestiale mi donavi. Ogni mattina i miei pensieri volavano come api verso i fiori. Mi mancava solo una cosa per la felicità completa, il cuore di Lilla ho chiesto e me l'ha dato il cielo. Ma ahimè, i miei fiori si sono appassiti, alberi verdi e ruscelli si sono essiccati. La mia gioia di primavera divenne tristezza d'inverno, tutto il bello che avevo ora è di un altro, immeritato. Oh, magari mi fosse rimasta Lilla, solo lei, ora non mi lamenterei, tra le sue braccia i miei pensieri dimenticherei e gli onori e la fama non desiderei. Lasciami, Speranza, lasciami in pace, tanto questo dolore mi uccide. Sento che la mia forza mi abbandona, l'anima il cielo, il corpo la terra desidera. Per me, il prato è disadorno, il campo è bruciato, il boschetto è riarso, il sole è scomparso. Belle melodie armoniose, fantasie colorate, gioia, speranza, Lilla, addio a tutte!
Csokonai Vitéz Mihály
BUONA GIORNATA
Annamaria |
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Amami quando non lo merito
che è quando più ne ho bisogno.
Stevenson
MISTERO
David Herbert Lawrence
Ora io sono tutto Una tazza di baci, Come le alte Snelle vestali D'Egitto, ricolme dei divini eccessi.
A te alzo La mia coppa di baci e per i recessi Azzurri del tempio, Verso te grido Tra sfrenate carezze.
Dal lucido contorno Cremisi delle mie labbra Si libera la passione Giù per l'agile corpo Bianco stilla L'inno commovente.
E immobile Davanti all'altare Elevo il calice Colmo, gridandoti di genufletterti e bere, Altissima.
Ah, bevimi, su, Che possa esser io entro la tua coppa Come un mistero, Quello del vino calmo In estasi.
Luccicando immoti, In estasi I vini di me E di te mescolati In uno còmpiano il mistero.
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ALLA SPERANZA ...
Quando solo siedo al mio vecchio focolare, E odiosi pensieri mi vestono di tristezza, Quand'anche i sogni vengon a meno all'occhio della mente, E non ci sono fiori per la nuda brughiera della vita, Tu, dolce Speranza, profumami di magia: Sì, portami via sulle tue ali d'Argento.
Se, colto dalla notte dove i rami intrecciati Ecludono il raggio lucente della luna, Il tetro Sconforto impaurisse i miei pensieri, E, accigliato fuggisse la dolce Allegria, Ti prego, un raggio affaccia di luce per lo sconnesso Tetto di paglia, scaccia lo Sconforto Maledetto. E se la Delusione, madre dell'Angoscia, La figlia spingesse a predare il mio cuore sbadato, Quando, come un nube, sull'aria assisa S'appresta a colpire la vittima ammaliata, Tu cacciala via, dolce Speranza, col tuo viso di luce Spaventala, come la mattina quando terrorizza la notte.
Quando il destino racconta, di quelli che più amo, Storie di dolore al mio cuore spaventato, Tu, Speranza, occhi di luce, la mia fantasia Morbosa rallegra, dammi dolce conforto: Illuminami di cielo, danza Sul mio capo con le tue ali d'Argento. E se di genitori crudeli o d'amante spietata Dovesse mai squarciarmi il petto un amore infelice, Non lasciare che io possa credere sprecata La mia poesia, singhiozzata nell'aria notturna. Tu, dolce Speranza, profumami di magia: Sì, portami via sulle tue ali d'Argento.
E quando guardo la teoria dei raggi futuri, Fa ch'io non veda l'onore del mio paese svanire: Conservi l'anima la nostra terra, e la libertà, L'orgoglio: non voglio, Speranza, fantasmi. Dai tuoi occhi di luce riversa insolita radianza E poi coprimi, con le tue ali d'Argento. Stupenda Libertà, grandezza in veste dimessa! Ch'io non scorga mai quest'alta eredità Dalla vile Porpora della legge oppressa, La testa chinata, pronta a morire: Affacciata dal cielo, splendente, Te, Speranza, con ali d'Argento voglio vedere apparire.
Come quando con regalità lucente una stella Indora la cima chiara d'una nuvola scura Accendendo il mezzo volto velato del cielo, Così, se pensieri di tenebra il mio spirito presago Avvolgono in un sudario, tu dolce Speranza, Con ali d'Argento sul mio capo, spargimi di Azzurro John Keats
BUONA GIORNATA
Annamaria
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Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte
inciampi nei miei più segreti pensieri? William Shakespeare
Rossetti
DOV’ERI?
Mahmoud K. Shahmirzadi
Quando sentivo il bisogno di vederti dov’eri?
Quando riflettevo nei miei pensieri e vedevo che tu c’eri dov’eri?
Mentre camminavo per le strade sotto la pioggia in quelle sere tristi
dov’eri?
Quando la speranza e l’attesa mi dedicavano solo illusione tu… tu dov’eri ?
Rossetti
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