De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 10/05/2011 12:14 |
Figlia di Giuseppe Sapienza e Maria Giudice, (sua madre è stata la prima dirigente donna della Camera del Lavoro di Torino), Goliarda crebbe, per volere dei genitori, in un clima di assoluta libertà da vincoli sociali: il padre ritenne opportuno non farle nemmeno frequentare la scuola, per evitare che la figlia fosse soggetta a imposizioni e influenze fasciste. A sedici anni si iscrisse all'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica di Roma, dove si era trasferita nel frattempo la sua famiglia. Per un periodo intraprese anche la carriera di attrice teatrale, distinguendosi in ruoli di protagoniste pirandelliane. Lavorò saltuariamente anche nel cinema. Si legò sentimentalmente al regista Citto Maselli, ma sposò poi, anni dopo, lo scrittore e attore Angelo Maria Pellegrino. Negli ultimi anni della sua vita fu docente di recitazione presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Lasciò la carriera di attrice per dedicarsi alla scrittura: però molto poco, fatta eccezione per alcune sue opere come Le certezze del dubbio, pubblicato grazie all'incontro con il conterraneo poeta ed editore Beppe Costa, che si batté a lungo per lei, tentando senza successo di farle assegnare il vitalizio della Legge Bacchelli, né riuscendo ad ottenere la ristampa delle sue opere, pubblicò però con la sua casa editrice Pellicanolibri, "Le certezze del dubbio", 1987, premiandola successivamente in occasione del Premio Casalotti 1994. Il suo L'arte della gioia, una sorta di "grande romanzo novecentesco", rimase a lungo inedito. Rifiutato per vent'anni dalle più importanti case editrici italiane, fu infine pubblicato postumo (2000) e quindi oggetto di una fortunata operazione commerciale (2008): opportunamente sostenuto dalla critica e presentato come un capolavoro dimenticato, ebbe un buon successo di vendite.
|
« Sicuramente voi che leggete state pensando che la mia conquista comportava di necessità qualcosa di molto sgradevole: dormire con un essere menomato, se non mostruoso molto brutto. Il fatto è che voi la leggete questa storia, e mi anticipate, mentre io la vivo, la vivo ancora. » |
|
(L'arte della gioia)
|
|
« Non sapevo che il buio non è nero Che il giorno non è bianco Che la luce acceca E il fermarsi è correre Ancora Di più » |
|
(Goliarda Sapienza)
|
|
|