A' TAZZA E' CAFE'
ATMOSFERE E NOTE... D'UN TEMPO...
a cura di Tony Kospan
Siamo nel 1918... la "grande" guerra
è finalmente agli sgoccioli... l'Italia non ne può più...
ma la vita nelle città ferve comunque...
E' in quest'anno che nasce questa canzone
che fa parte del grande repertorio
della canzone classica napoletana...
A' TAZZA E' CAFE'
STORIA DELLA CANZONE
Fu scritta nel 1918 da Giuseppe Capaldo
cameriere del caffè Portoricco di Napoli.
La cassiera di questo locale, una certa Brigida,
era un pò scontrosa ma donna molto affascinante.
Tra i suoi tanti ammiratori c'era il giovane Giuseppe.
LA MUSICA
La musica è invece del Cavalier Vittorio Fassone
che aveva l'hobby, soprattutto per la gran passione
verso le canzoni napoletane, di comporre musiche.
IL SIGNIFICATO
La canzone (un pò ottimista)
ci vuol dire che una corte fatta bene e con costanza...
prima o poi farà crollare le resistenze dell'amata...
per quanto scontrosa e scostante possa essere...
Ed allora dolcezze infinite saranno garantite...
Dunque paragona la donna al caffè ancora amaro,
benché con zucchero depositato nel fondo...
e che però... girando il cucchiaino nella tazzina...
dolce diverrà...
e tanto piacere donerà...
alle labbra e... non solo...
La canzone è anche intrisa di sensuali doppi sensi
ed il suo successo mondiale
ha contribuito a dare ai napoletani
la fama di massimi esperti ed estimatori
della nera bevanda...
Ma ora ascoltiamola cantata da Massimo Ranieri
mentre potremo leggere
sia la versione originale che quella tradotta in italiano
nel bellissimo sito di questo Italiano trapiantato in Brasile...
che non finirò mai di ringraziare...
ASCOLTIAMOLA