Ridere è un’attività esclusivamente umana e le sue potenzialità sono state prese in modo serissimo dalla scienza, infatti, è nata la Gelotologia, una nuova disciplina scientifica che studia la risata e i suoi effetti sul corpo.
Tra tali effetti un certo interesse ha suscitato il consumo calorico legato al ridere, come una sorta di esercizio aerobico piacevolissimo.
Per ridere si utilizzano più di sessanta muscoli e la respirazione diventa più profonda.
Camminare oppure ridere è in entrambi i casi un esercizio aerobico; ad affermarlo è uno studio pubblicato sull’International Journal of Obesity dell’Università’ del Tennessee. Quindici minuti di risate richiedono dalle dieci alle quaranta calorie.
Stesse conclusioni ha raggiunto uno studio inglese presentato all’European congress of obesity, secondo cui, la visione di programmi televisivi divertenti aumenterebbe del 20% il metabolismo.
Sono stati monitorati più di cento giovani ai quali sono stati fatti vedere differenti programmi televisivi, rilevando un aumento del metabolismo proprio in chi sceglieva programmi comici o divertenti.
Tale piacevole scelta, dunque, potrebbe condurre alla perdita di una taglia dopo un anno.
Ridere, inoltre, è un esercizio muscolare e respiratorio e l’aumento degli scambi polmonari tende ad abbassare anche il tasso di grasso nel sangue, promuovendo un effetto benefico sul colesterolo. Infine, quando si ride parte della muscolatura, soprattutto a livello del torace e degli arti superiori, alternativamente si contrae e si rilassa provocando una ginnastica addominale che migliora le funzioni del fegato e dell’intestino.
(dall'web)