Página principal  |  Contacto  

Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

PSICHE E SOGNO
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
 FELICE PASQUA... 
 PRESENTIAMOCI 
 RICORRENZE 
 BUON NATALE DA PSICHE E SOGNO 
 BUON ANNO A TUTTI 
 R E G O L A M E N T O 
 A . U . G . U . R . I . 
 TUTTI I POST 
 GENERALE - LA NOSTRA PIAZZETTA - 
 ****************************** 
 AMORE... TUTTO 
 ANIMALI... AMICI... 
 A R C H E O L O G I A 
 A.R.T.E. 
 ARTE E CLASSICA 
 ASTROLOGIE VARIE 
 BUONUMORE 
 CANZONI... POESIE... 
 CINEMA - TEATRO 
 FESTE TRADIZIONALI 
 F.O.R.U.M. 
 FOTOGRAFIA ARTE 
 G.I.O.C.H.I. 
 IMMAGINI... MAGIA 
 GRAFICI NOI 
 MISTERI 
 MITI... NOSTRI... 
 MONDO DONNA 
 MONDO POETICO DI BUTTERFY 
 MONDO POETICO DI HAIKU 
 MUSICA CLASSICA 
 MUSICA LEGGERA 
 MUSICHE DUN TEMPO 
 MUSICA E NON SOLO 
 PAESI STORIA E FASCINO 
 PELLEROSSA ED ALTRE CULTURE 
 PENSIERI SORRIDENTI... 
 POESIA MONDO 
 POESIE SUBLIMI E DI SOGNO 
 POESIE A TEMA 
 POESIE NOSTRE 
 POETI GRANDI 
 POETI MINORI 
 POETI E... SCRITTORI... NOI 
 RACCONTI FAVOLE LEGGENDE 
 RACCONTI NOSTRI 
 R I C O R D I 
 RIFLESSIONI 
 SALUTE E BENESSERE 
 SCIENZE E CURIOSITA 
 SEMINI DI MARINA 
 S.T.O.R.I.A. 
 TEST PER TUTTI 
 TESTI SUBLIMI 
 UTILITY WEB E NON SOLO 
 VIAGGI E TURISMO 
 VIDEO E PPS VARI 
 COME FARE PER... 
 SFONDI E SEPARAT. PRONTI 
 ARCHIVIO MULTIPLY 
 
 
  Herramientas
 
AMORE: LETTERE D AMORE TRA POETI - AMALIA G. E GUIDO GOZZANO
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 03/09/2011 19:39
 
 
 
 
 
 
160x65160x65160x65
 
 
 
 
LE PIU’ BELLE
LETTERE D’AMORE

 
 
Stavolta trattiamo di una storia d’amore
tra… poeti…
 
 
 
Amalia Guglielminetti
 
 
e
 
 
 
Guido Gozzano
 
 
 
 
Le storie d'amore tra poeti sono rare
ma non rarissime e spesso sono... "difficili".
 
 
Questa ne è un esempio
ma forse la loro storia in fondo non è dissimile affatto
da quelle di chi poeta non è...
come leggeremo... in seguito...
 
 
 
 
 
Nota

 
 
 
 

DA AMALIA A GUIDO…

Martedì (24 marzo 1908)

Perché mi fate piangere, Guido, perché mi fate rimpiangere quel poco che v’ho dato di me?
Non dovevo venire con Voi quel giorno per soffrirne dopo, così, per vedermi tolta anche la piccola dolcezza di sentirvi qualche volta vicino.
E così poca cosa la vita e così breve per negarci qualche poco della sua bellezza per tormentarci volontariamente anche quella piccola parte di bene che ci concede?

Voi vi dite corazzato anzi insensibile ad ogni ferita. Io no, mio dolce Amico, o vi voglio bene e soffro crudelmente di sentirvi tanto lontano.
Mi pare di trovarmi più sola in quest’ombra grigia di banalità che ci circonda, sento d’aver smarrito qualche cosa di più leggero, di più chiaro, di più elevato, l’amico che mi comprende, il fratello che sogna i miei sogni e gioisce della mia gioia, la tenerezza che blandisce e riscalda il cuore.

Io non voglio che tu mi sfugga, Guido, io non voglio che tu mi segua di lontano come un estraneo, che tu mi riveda ancora un giorno lontano quando forse i miei capelli non saranno più tanto bruni e la mia bocca fresca e i miei occhi lucenti.
Lascia ch’io ti dica tu come un compagno, ch’io non senta fra noi il gelo di quella parola dura.
Io ti sono compagna ora senza tremori e senza fremiti, sorella della tua anima.

Io ti saprei baciare la fronte con un sorriso sereno come si bacia un bambino.
No, noi non abbiamo ancora sepolto nulla di noi stessi.
Io sono per te come il primo giorno che ti vidi, non sazia, né stanca, né oppressa dalla più piccola parte di te.
Sei nuovo e fresco al mio spirito come allora che m’eri ignoto.

Ogni tua parola è come una piccola luce che ti rischiara un momento
e ch’io guardo risplendere con gioia nuova ogni volta che tu parli.

E un senso strano ch’io non so dire, ma che non ho mai sentito per altri, una malia, quasi, che è credo, una occulta profonda fraternità, un oscuro legame spirituale che ci unisce anche nostro malgrado. Ma tu non provi questo fascino, lo so, poiché mi respingi dopo alcune ore di comune vita, mi allontani con un gesto che mi pare un urto di disdegno.

Forse io non sono stata con te, quel giorno, quella della tua attesa.

 

 

 

 

continua

 

 
da Tony Kospan

 

 

 



Primer  Anterior  2 a 3 de 3  Siguiente   Último  
Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: Tony Kospan Enviado: 03/09/2011 19:42

 

 

 

 

 

 
 
 
 
 
Ora leggeremo l'amara risposta di Guido...
Faccciamolo con attenzione...
 
E' chiara ed evidente, anche se davvero elegante,
la volontà di staccarsi da parte del poeta...
e se ci pensiamo bene
ci accorgiamo che tante volte abbiamo sentito
analoghi "bei discorsi".
 
Nella terza ed ultima parte leggeremo
infine la risposta di Amalia...
 
 
Se ci va possiamo legger la lettera
ascoltando questa bella musica...
 
 
 

 

 

AMALIA GUGLIELMINETTI E GUIDO GOZZANO

 

 

LETTERE D'AMORE

 

II

                             
 
 

       DA GUIDO

 

AD AMALIA...     

 

 

30 marzo 1908

 

 

Rileggo ogni giorno la tua lettera, mia buona Amalia, con una grande malinconia.

E indugio nella risposta, preso da un’indolenza dolorosa: forse perché non so bene come dirti...

Da molti giorni sono in casa ed ho l’anima morbosamente assopita, incerta di tutto come in un sogno.

Penso a tante cose, sopra tutto, avvenire; e penso anche a te, con molta tenerezza e con molta serenità.

Sento in fondo all’anima una specie di fiera tristezza, per aver saputo essere crudele con me e forse — perdonami — anche un po’ con te...

Io provo una soddisfazione speciale quando rifiuto qualche bella felicità che m’offre il Destino. E quale felicità, Amica mia!

Il nostro amore che sarebbe fiorito con tutti i fiori della primavera torinese! (così dolce per l’esule che ritorna!) anche la stagione sarebbe stata propizia alla nostra follia!

E quanti mesi di serenità, di sole, di profumo!

E quanti sogni!

Avremmo voluto pellegrinare la nostra passione in tutti i dintorni favorevoli al sentimento: quanti sogni!

Io li ho già sognati tutti e t’ho già vista in tutti: con a sfondo i paesi sconosciuti, le viuzze di provincia dove si sarebbe delineata al mio fianco la tua svelta parigina figura primaverile.

Io non vedrò le tue vesti nuove.

Sarò lontano, solo, con la mia ambizione taciturna: una compagna ben più crudele della tua malinconia...

Perché non confessartelo, mia buona sorella?

L’ambizione da qualche tempo mi artiglia in un modo atroce.

Non sento non vedo non godo non soffro di altro.

Come puoi tu, che pure hai tra le mani i germi di mille speranze e segni la stessa mia via, come puoi rivolgere ancora le forze della tua giovinezza verso altri destini?

Per me, camminando diritto, con l'occhio fisso alla mia meta lontana (o quanto!) tutto è secondario e trascurabile: gioie e dolori: tutto, perfino la tua bellezza sulla quale mi sono chinato un istante, come su un fiore, al margine del sentiero, ma dalla quale mi separo tosto, perché arresterebbe di troppo il mio passo tranquillo...

Ah! Se io potessi darti una parte soltanto di questo mio orgoglio latente, anche il dolore che tu dici di avere in te impallidirebbe e l’amore ti apparirebbe qual è: un inganno della giovinezza e un episodio trascurabile in un destino come il mio e come il tuo.

E mai come in questi tempi che tale smania mi fa soffrire, ho avuto tanto disprezzo per le mie attitudini artistiche e ho tanto sentito la necessità di affinarle con lo studio, con la meditazione, col silenzio.

Tu hai ancora l’avidità di cogliere fiori e di godere l’ora che passa: per me anche la lusinga del piacere mi è intollerabile come un ostacolo sul mio sentiero.

Amalia, mio buon amico, quante di queste cose t’avrei detto e ti vorrei dire se tu non fossi giovine e bella!

Ma hai degli occhi luminosi ed una bocca tentatrice ed è impossibile starti vicino senza diventare irriverenti con te come con una crestaia od una cortigiana qualunque...

Ho rilette queste sei pagine, amica mia: oimé! Parlo, parlo, e, sopra tutto, ragiono: quanto devo farti soffrire! E anche sdegnare. Perdonami.

Perdonami. Ragiono, perché non amo: questa è la grande verità.

Io non t’ho amata mai.

E non t’avrei amata nemmeno restando qui, pur sotto il fascino quotidiano della tua persona magnifica; no: avrei goduto per qualche mese di quella piacevole vanità estetico-sentimentale che dà l’avere al proprio fianco una donna elegante ed ambita. Non altro.

Già altre volte l’ho confessata la mia grande miseria: nessuna donna mai mi fece soffrire; non ho amato mai; con tutte non ho avuto che l’avidità del desiderio, prima, ed una mortale malinconia, dopo...

Ora con te, che sei il più eletto spirito femminile ch’io abbia incontrato mai, e con te che dici di amarmi, sono stato sempre e voglio essere ancora sincero: non ti amo.

E la risoluzione più leale da parte mia è il distacco. Partirei pur non dovendo partire. Invece il Destino è propizio: m’impone l’esiglio anche per altre cause ch’io tolgo a pretesto.

Rivederci? A che scopo? Un colloquio di più nulla aggiungerebbe (o sottrarrebbe forse) alla fraterna benevolenza che noi dobbiamo portare l’uno dell’altro.

Addio, mia buona amica! Ti bacio.

(Guido Gozzano)

 

 


da Tony Kospan

 

IL SALOTTO DI SOGNO DI FACEBOOK?

PSICHEESOGNO1RID.gif PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
 
 

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: Tony Kospan Enviado: 04/09/2011 12:37
 
 
 
 
 
160x65160x65160x65
 
 
AMALIA GUGLIELMINETTI E GUIDO GOZZANO
 
 
Nota 
 

LETTERE D'AMORE

 

III

 

La risposta di Amalia ci porta a "sentire" l'immensa forza del suo amore coniugata però all'abisso di dolore per la consapevolezza che non è ricambiato...

Eppur lotta ancora come una leonessa...

 

 

    DA AMALIA     

      A GUIDO…  

 
30 marzo 1908 – risposta immediata
 
 
 
 

Caro Amico, vi pensavo più buono di quanto vi dimostrate.
Credevo di meritare almeno una parola di risposta
se vi pareva troppa concessione accordarmi una visita come vi chiedevo. 
Un’amicizia come la nostra non deve morire così fra la vostra indifferenza inerte e la mia esasperata tristezza.
Perché io non credo possibile per Voi e per me una fedeltà che resista alle lontananze e agli oblii.
Siamo entrambi troppo egoisti per i culti essenzialmente spirituali.
Mi costringete a mendicare dagli amici vostri le vostre notizie con parola leggera e anima febbrile.
Mi costringete a mendicare da Voi una condiscendenza che non dovrebbe esservi grave.
E mi è duro, sapete, curvarmi così. Vorrei parlarvi di cosa che non posso affidare a una lettera.
V’aspetterò a casa mia mercoledì fra le quattro e le cinque, o, se preferite un luogo aperto,
giovedì alle tre e mezza laggiù a’ piedi della collina dove già v’ho atteso una volta soffrendo.
Non rispondetemi se vi pesa, ricordate solo ch’io v’aspetterò con intenso desiderio,
e che vi prego di venire.
 
............................
 
Stamani io scrivevo questo mentre tu forse aggiungevi per me tristezza a tristezza nello otto pagine della tua lettera.
Non distruggo e non disdico il mio biglietto.
Ho troppa sete di te per saziarmi delle tue parole amare.
Non è vero ch’io abbia cose segrete a dirti, era una menzogna per indurti a venire.
Porta pure con te la tua ambizione, la tua freddezza, la diffidenza che hai verso di me.
Sarà meglio, forse mi guarirai; ma non inasprire ancora il mio male con un rifiuto.
Se anche non mi ami perché vuoi ch’io ti perda?
Perché vuoi farmi sentire così nera così crudele la mia solitudine, così completo il mio isolamento?
Ah! la gloria, Guido, come ne sogghigno!
Io non so come tu possa amare sognare darti a una così vacua cosa.
Io voglio più bene a te che alla gloria, quella non mi farà mai piangere né aspettare in ansia.
 
(Amalia Guglielminetti)
 

 

       
da Tony Kospan
 

   
IL SALOTTO DI SOGNO DI FACEBOOK?
  PSICHEESOGNO1RID.gif PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
 
 


 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados