
Passitea Crogi nacque a Siena nel rione di Fontebranda il 13 maggio del 1564. La madre si chiamava Camilla Balgiani, del padre Pietro Crogi sappiamo che era un pittore, dipinse alcune scene del pagamento del baliatico nella sala del pellegrinaio dell'ospedale del Santa Maria della scala a Siena, parte della chiesa di Santa Lucia, sempre a Siena e la chiesa di Sant'Andrea a Montecchio dove fu curato il fratello di Passitea, Tullio. Segnalatasi, sin dalla giovinezza, per una religiosità misticheggiante, fortemente propensa a pratiche di mortificazione corporale, la Crogi tentò di costituire una congregazione religiosa femminile, uniformata alla regola dei cappuccini. L’iniziativa non accolse il favore dell’arcivescovo di Siena, Ascanio Piccolomini, che riteneva eccessivo il numero di conventi presente in città, ma suscitò l’interesse dame della corte fiorentina, attratte dalla personalità magnetica della Crogi. Nel 1597 si trasferì assieme a diciotto compagne a Firenze,dove fu apprezzata sia dalla granduchessa Cristina di Lorena che da Maria de' Medici, futura regina di Francia. Intanto a Siena moriva l'arcivescovo Piccolomini e gli succedeva il cardinale Francesco Maria Tarugi. Lo stesso si adoperò per far tornare a Siena Passitea e le sue figlie e realizzare quanto la stessa aveva chiesto al suo predecessore. Il 1 gennaio 1597, l'arcivescovo Tarugi emanò un solenne documento che è il primo atto della nuova fondazione, poi reso più solenne e definitivo dal Papa datato 21 luglio 1600. Nel 1602 e nel 1609 fu a Parigi ospite di Maria de' Medici, che le rimase sempre molto legata. Morì il 13 maggio 1615. Il processo diocesano per la canonizazione non superò che la fase diocesana.. |