C’è un solo viaggio possibile: quello che facciamo nel nostro mondo interiore.
Non credo che si possa conoscere di più viaggiando sul nostro pianeta. Così come non credo che si viaggi per tornare.
L’uomo non può mai tornare allo stesso punto da cui è partito perché nel frattempo lui stesso è cambiato.
Da se stessi non si può fuggire. Tutto quello che siamo lo portiamo nel viaggio. Portiamo con noi la casa della nostra anima come fa la tartaruga con la corazza.
In verità, il viaggio per i paesi del mondo è per l’uomo un viaggio simbolico. Dovunque vada è la propria anima che sta cercando. Per questo l’uomo deve (poter) viaggiare.