"La virtù e il vizio, la forza e la debolezza, la bellezza e la bruttezza sono aspetti diversi del bene e del male che vediamo manifestarsi ovunque. Ma invece di imparare come comportarsi con questi due poli dell’unità, gli esseri umani non smettono di domandarsi come mai Dio permette che il male esista. Non devono più porsi questo genere di domande, ma devono invece comprendere che il bene e il male sono intimamente legati, poiché, essendo poli complementari, hanno delle faccende da trattare insieme. La nostra esistenza sulla terra è interamente condizionata dall’alternanza dei giorni e delle notti, e questa alternanza che regola la vita di tutta la natura, regola anche la nostra vita fisica come pure la nostra vita psichica. Non potremmo sapere che cos'è la luce se le tenebre non esistessero, e neppure cosa siano la saggezza, la giustizia, la bellezza e la gioia se non fossimo obbligati a scontrarci con la stoltezza, l’ingiustizia, la bruttezza e la tristezza. è dal paragone e dal confronto che nasce la comprensione. Se non esistessero i contrari, vivremmo nell’indifferenziazione. "
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