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Il professor Trinkaus al lavoro |
NEW YORK Gli uomini primitivi avrebbero indossate le prime rudimentali scarpe tra 40.000 e 26.000 anni fa. Lo ha stabilito uno studio pubblicato sulla rivista «Journal Archaelogical Science» dallo scienziato americano Erik Trinkaus, professore della Washington University a St Louis, che ha studiato le ossa di alcuni nostri antenati.
SCARPE
Secondo Trinkaus la presenza di scanalature nelle ossa dei piedi dei nostri antenati testimonia l’invenzioni delle prime scarpe, che con il tempo resero le osse meno forti e resistenti.
I primi uomini che comparvero sulla terra, circa 500 mila anni fa, sentirono presto il bisogno di coprire i loro piedi a causa delle alte temperature nordiche.
Ma solo molti anni dopo, furono create calzature protettive comparabili alle moderne scarpe.
Lo scienzato afferma che non è possibile stabilire l’epoca esatta nella quale gli uomini non andarono più scalzi, ma costruirono le prime scarpe perchè il materiale animale e vegetale usato adesso non è più reperibile.
«Oggi le più antiche scarpe nel mondo sono di 9.000 anni fa, e sono state trovate in California» dice il professor Trinkaus.
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Ossa di un piede primitivo (Bbc on line) |
Esaminando le ossa dei piedi dei primi uomini primitivi (Homo neanderthalensis) e di quelli successivi (Homo sapiens) vissuti rispettivamente 100.000 e 10.000 anni fa, lo scienziato ha stabilito che i primitivi vissuti nel periodo intermedio del Paleolitico (tra i 100.000 e 40.000 anni fa) avevano ossa più pesanti e più forti, mentre coloro che trascorsero la loro esistenza 26.000 anni fa, nell’epoca del Paleolitico superiore, avevano osse messo spesse e meno resistenti.
Per testare questa teoria lo scienziato ha preso come riferimento anche i primi nativi americani che andavano scalzi e i contemporanei Inuiti, popolazione che vive in Alaska e che invece indossavano stivali di foca.
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