LA COLAZIONE SULL’ERBA…
DA MANET
A PICASSO
Sul retro di una busta della galleria Simon, con ogni probabilità nel 1932, Picasso scrive: "Alla vista della Colazione sull’erba di Manet intravedo dolori futuri".
Non è affatto frequente che l’artista rediga, direttamente di suo pugno, commenti sui pittori o sulle loro opere.
L’affermazione che abbiamo testé riportato riveste dunque un carattere ancor più eccezionale se si considera che la stessa è riferita ad un quadro specifico; tale dichiarazione proietta l’artista in un futuro indefinito ma in qualche misura delineato in quello che si profila come un incontro annunciato.
1863 : Manet, La colazione sull’erba
Tra tutte le opere che Picasso sceglie per le sue "varianti", La colazione sull’erba è quella a lui più vicina da un punto di vista cronologico.
L’eco dello scandalo che questo quadro ha suscitato al Salon des Réfusés del 1863 è ancora molto viva.
Manet è considerato un "antico maestro" moderno.
A detta di Georges Bataille, la modernità di Manet e questo suo essere "sovversivo" sono elementi di fondamentale importanza per Picasso il quale, dalla presentazione di Les Demoiselles d’Avignon nel 1907, si addossa il peso di tutte le fronde artistiche.
Les Demoiselles d’Avignon
La colazione sull’erba è una tela in cui sono affrontate varie tematiche:
- Il riferimento ai maestri antichi in primo luogo.
Manet si è infatti ispirato al Concerto campestre di Tiziano, tela custodita presso il museo del Louvre e al Giudizio di Paride, incisione che Marcantonio Raimondi trae dall’analoga opera di Raffaello andata smarrita.
Concerto campestre - Tiziano
- Vi è poi il tema del nudo. "A quanto pare, è necessario che io dipinga un nudo.
Ebbene, ne farò uno", aveva dichiarato Manet ad Antonin Proust.
- Un altro tema affrontato è appunto quello del soggetto, pretesto per ogni sorta di esasperazione, "l’unica possibilità che abbiamo per giudicare questa come un’opera perfettamente casta è quella di immaginare, seduta nel bosco e circondata da studenti in giacca e berretto, una ragazza coperta soltanto dall’ombra delle foglie" (Ernest Chesneau, citato da Françoise Cachin in Manet, RMN, 1983).
- Ed infine, il tema relativo alla pittura di plein air di cui quest’opera è, secondo Emile Zola, un esempio perfetto. "L’aspetto che emerge dal quadro, […] è proprio questo vasto insieme, questo angolo di natura dal vero resa con una semplicità così appropriata…".
Tutte queste problematiche sono affrontate da Picasso in molte tele… in quanto negli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale si dedicò con impegno a lavori «d’après»: ossia rivisitazioni, in chiave del tutto personale, di famosi quadri del passato quali «Les meninas» di Velazquez, «La colazione sull’erba» di Manet o «Le signorine in riva alla Senna» di Courbet.
Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni.
«Noncurante di quello che gli artisti hanno voluto dire, egli rapirà loro le forme di cui avrà via via bisogno come stimoli e provocazioni all’espressione della propria vitalità». Così Alberto Moravia interpretava le continue incursioni che Pablo Picasso faceva nei capolavori di pittori passati o presenti: un terreno di caccia, da cui tornare fiero, in compagnia di ricchi bottini.
Ecco dunque alcuni dipinti… frutto delle sue personali rivisitazioni… dell'opera di Manet:
IL PRIMO…
Pablo Picasso – Colazione sull’erba ispirata all’opera di Manet – 27 febbraio 1960
IL SECONDO
Pablo Picasso – Colazione sull’erba ispirata all’opera di Manet 3 marzo - 20 agosto 1960
IL TERZO
Pablo Picasso – Colazione sull’erba ispirata all’opera di Manet - 13 marzo 1962
IL QUARTO
Pablo Picasso – Colazione sull’erba ispirata all’opera di Manet, 17 giugno 1962
FINE…
Testo da vari siti web – Impaginazione Orso Tony
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