IL GRAMMATICO ED IL DERVISCIO…
RACCONTO SUFI
Ecco un bellissimo raccontino Sufi…
con 2 morali sì semplici... ma anche profonde.
Nella vita ci sono delle priorità…
e guai a confondere la teoria con la pratica…
Massimo Pedrazzi - Derviscio
IL GRAMMATICO ED IL DERVISCIO…
In una notte senza luna un derviscio, passando vicino a un pozzo prosciugato, sentì un grido: una voce cavernosa chiedeva aiuto.
"Chi c’è laggiù?", chiese il derviscio, sporgendosi.
"Sono un grammatico e, poiché non conosco la strada, sono caduto inavvertitamente in questo profondo pozzo dove mi trovo ora, praticamente immobilizzato", rispose la voce.
"Tieniti, amico, vado a prendere una scala e corda", disse il derviscio.
"Un momento, prego", rispose il grammatico. "La tua sintassi e la tua pronuncia sono difettose; ti prego di correggerle".
"Se questo è così importante per te, più importante dell’essenziale", gridò il derviscio, "allora è meglio che tu rimanga lì dove sei finché io non imparo a parlare correttamente".
E proseguì per la sua strada.
Questa storia è stata raccontata da ]alaludin Rumi.
La si può trovare nel Munaqib El-Arifin di Aflaki pubblicato in Inghilterra nel 1965.
Alcune delle storie ivi contenute non sono altro che meravigliose favole, mentre altre sono fatti storici.
Altre ancora appartengono a quella strana categoria che i Sufi chiamano "storie illustrative":
una serie di eventi combinati per mettere in evidenza dei processi psicologici.
CIAO DA TONY KOSPAN
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