Isabella Rossi nacque a Firenze nel 1808 dal conte Anton Cino, avvocato, e da Elvira Giampieri, poetessa; fu donna coltissima e dotata di facoltà poetica, scrittrice di una certa fama. Visse a Bologna, a Firenze e a Modena. Isabella Rossi fu amata dal poeta Giuseppe Giusti (dice più di testa che di cuore). Sta di fatto che il Giusti era un assiduo ospite della famiglia di Isabella in Firenze, nel cui salotto si riuniva l'intelligentia del luogo. Il Giusti spesso recitava i versi che Isabella componeva. I due ebbero un intenso scambio epistolare e poetico che durò dagli anni 30 del 1800 sino a tarda età che la Isabella Rossi rese pubblico. I due progettarono anche un matrimonio, ma data la differenza economica (il Giusti non era ricco) e di ceto, il loro rapporto si deteriorò. Un giorno Isabella si rese conto che i loro caratteri non si fondevano più insieme, anzi non lo avevano mai fatto. Un giorno del 1840 lei gli disse: Amica ti sarò fino alla morte, ma giammai diverrò la tua consorte. E dopo averne ricevuto una lettera per nulla addolorata, l’anno seguente Isabella sposò il conte Olivo Gabardi Brocchi di Carpi, anch’egli scrittore. Pubblico molte cose importanti tra cui " A Una Sorella d'Italia ", poesia pubblicata sul giornale Auba di Firenze nel 1847 e riportata nel mese di ottobre dello stesso anno sul People's and Howitt's Journal di Londra, su impulso di Margaret Fuller Ossoli. Lettere della contessa in "Di un omicidio politico". pubblicate a commemorare la morte del Padre 1869. |