LE LETTERE SMARRITE
Davvero un bel brano di prosa poetica… questo…
da leggere e godere…
benché ci parli di un aspetto non bello del ns vivere.
Certo oggi le lettere…
scritte a mano o a macchina…
sono sempre più rare…
ma il discorso può benissimo valere
e certo vale...
per certe… nostre @…
Mi appare un brano davvero originale... ed amaro...
ma che rappresenta in modo esemplare
certe manifestazioni di.... dialogo non verbale
(in realtà di vera e propria mancanza di dialogo)
in cui la forma... la tradizione... il rispetto... il ricordo... etc...
invogliano a scrivere lettere che
si vorrebbe non scrivere
e che si spera che poi non siano lette...
LE LETTERE SMARRITE
Alexis Diaz Pimienta (Avana, 1966)
Per favore, non recuperate le lettere smarrite.
Lasciate la busta accanto al tronco dell’albero,
sotto un’anonima pietra, o a rotolare nei parchi.
Ci sono lettere che si scrivono perché non arrivino,
perché dall’altro lato della voce diffidino di tutto,
perché esista una seconda lettera, esplicita e inutile.
Ciò accade con l’assenso di tutti,
con soprassalti premeditati e complicità.
Sono mesi, anni, di matematica innocenza.
In quelle lettere si confessava tutto,
si annunciavano pericoli che poi la pioggia ha ammorbidito;
in quelle lettere c’erano poscritti che premonivano
sul fatto che sarebbero andate smarrite.
La loro vera destinazione era il silenzio,
le erbacce al bordo dei letti,
le ragnatele sui davanzali,
le nuvole sul volto.
Definitivamente,
dall’altro lato della voce non l’aspettavano.
Lasciatela accanto all’albero,
sotto un’anonima pietra,
a rotolare nella memoria del felice mittente.
Cosa ne pensate?
Ciaoooooooooooooooo
Orso Tony
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