E' piccolissimo ma... perfetto...
Non manca cioè nulla
di quel che caratterizza un normale grande teatro.
Ecco dunque questo piccolo gioiello
e la sua storia...
IL PIU’ PICCOLO “GRANDE” TEATRO DEL MONDO?
ECCOLO… BELLISSIMO… E’ IN UMBRIA
Tony Kospan
Il suo nome è…
TEATRO DELLA CONCORDIA
In verità per il Guinness dei Primati il più piccolo è
il TEATRINO DI VETRIANO
presso Pescaglia in provincia di Lucca…
per i suoi soli 70 metri quadri.
IL TEATRINO DI VETRIANO
Ma quello di cui parliamo è unanimente riconosciuto come
il più piccolo “grande” teatro
(per la sua perfetta e completa struttura cinquecentesca)
come vedremo qui di seguito.
Infatti anche se sembra un gioco di parole…
“piccolo-grande”
è davvero… un piccolissimo “grande” teatro…
in quanto al suo interno v’è la fedele riproduzione,
anche se in miniatura, di tutto… ma proprio tutto…
quanto c’è in un grande teatro…
come, ad esempio, perfino i palchi separati.
DOVE SI TROVA
Al centro del paese dalla originale forma di cuore… Monte Castello di Vibio (prov. di Perugia) che si trova in cima ad una collina alta 422 metri è situato questo fantastico gioiello architettonico… “il teatro più piccolo del mondo”… novantanove posti… tra palchetti e platea…
Merita d’esser conosciuto e visitato per la sua storia e la sua bellezza…
All’esterno sembra una normale casa di paese, ma...
poi all’interno scopriamo le sue meraviglie…
LA SUA STORIA
Il teatro nasce in pieno clima post-rivoluzione francese inneggiante alla libertà ed alla successiva riscoperta della concordia…
Gli ideatori ed i finanziatori sono 9 famiglie illustri del paese.
Prima nasce un caffè salotto… e poi questo teatrino “a misura del paese” che venne inaugurato nel 1808.
Le decorazioni vivacissime sono invece del 1892 opera di un giovanissimo pittore (quattordicenne) Luigi Agretti da La Spezia ma figlio di Cesare, pittore perugino, che aveva dipinto il telone ed il fondale.
Il “giovine venuto dal mar Tirreno”, così definito in una poesia dell’epoca, riversò tutta la sua vivacità ed il suo entusiasmo nella sua opera di abbellimento del teatro…
Nel 1927 i “caratanti” cioè… i proprietari del teatro, creano l’“Accademia dei soci del Teatro della Concordia”.
Negli anni seguenti il teatrino ospitò compagnie illustri… ma poi dopo la guerra ci fu un decadimento… e nel 1951 fu chiuso per inagibilità…
Il comune allora provvide nel 1981 ad espropriarlo ed a restaurarlo riportandolo ai suoi fasti originari… con il condivisibile ed encomiabile intento di fare del Monte Castello di Vibio il paese ideale, il paradiso perduto dove ciascuno possa ritrovare la giusta dimensione di vita.
LA DESCRIZIONE DEL TEATRO
“Il Teatro della Concordia…fedele e riuscita riproduzione in miniatura dei grandi teatri italiani ed europei ne ricalca alla perfezione la forma con pianta a campana o “all’italiana” (definita anche goldoniana), la realizzazione interamente in legno, il tipico boccascena, le decorazioni ad affresco che interessano l’intera superficie scoperta compreso il plafone, la presenza del foyer affrescato, del caffè del teatro, dei camerini, della graticciata, della sala per le riunioni, dell’elegante scalone d’ingresso esterno, l’atrio e la biglietteria, la scala di accesso principale ai due ordini di palchi ed una scala secondaria.
Se si aggiunge a tutto ciò le modeste dimensioni in cui è stato ricavato, la perfezione dell’acustica, la pregevolezza artistica ed architettonica, la dovizia di particolari con cui è stato costruito nel 1808, insieme alla disposizione armonica dei vari elementi e locali che lo compongono, lo slogan che gli è stato attribuito da sempre appare effettivamente il più calzante ed appropriato. Si tratta di una struttura di inestimabile valore, completa in ogni suo elemento, un esempio di gusto e proporzioni, un luogo dove si respira un senso di leggerezza e gradevolezza.
Una vera e propria opera d’arte, unica, nel suo genere, nel panorama teatrale italiano ed europeo e perciò non paragonabile neppure con altri. Un’opera d’arte, che da settembre 2002 è annoverato tra le emissioni filateliche con un francobollo
che lo fregia di appartenere al “patrimonio artistico e culturale Italiano”. (dal web)
LE INFORMAZIONI PER CHI VOLESSE VISITARLO
Aperto il sabato, la domenica e festivi:
- da settembre a marzo: ore 10,00-12,30 e 15,00-18,00
(chiuso sabato mattina da novembre a febbraio)
- da aprile ad agosto: ore 10,00 / 12,30 e 16,30 / 19,30
Aperto tutti i giorni nei mesi di luglio, agosto e fino al 10 settembre e dal 25 dicembre al 6 gennaio.
CIAO DA TONY KOSPAN