La tristezza, come un malanno passeggero, va curata.
Ma non sopprimendone i sintomi.
Va accolta, accettata,
persino assaporata e,
solo così, dissolta.
E' possibile attrezzarsi per reagire
e superarla.
Anche qui si può proporre
un approccio dolce:
dettagli di vita su cui
soffermarsi un attimo.
Che possono guarirci.
Nessuna costrizione, nessuna medicina,
nessuna forzatura sul proprio
stato d’animo.
A ogni momento di gioia segue,
come un’onda, uno d’ombra.
Non è necessario obbligarsi
a ridere o a stare in compagnia,
in simili periodi.
Ma può essere utile far caso
a qualche piccolo
dettaglio e soffermarsi,
per apprezzarlo maggiormente, per far
sprigionare le sue virtù curative.
Ecco alcune cose che,
come “pillole omeopatiche”,
possono far scaturire qualcosa in noi.
Stimolare le proprie capacità di reazione
condurrà a una serenità più duratura.
- Pensa a un sms rubato o inaspettato -
"Ok, mi stava pensando!"
Un tintinnìo d’attenzione,
un pensiero
volante, un brillìo arancione
su uno sfondo grigio.
“Solo per dirti
che mi manchi”, “mille baci”,
“non posso chiamarti, ti penso”.
Non è una telefonata, non è una lettera,
ma un modo lieve, delicatissimo e
affilato di pensarsi,
di spargere scintille di pensiero.
Specie se viene spedito in un momento
che non t’aspetti,
in cui non puoi rispondere,
o quando credevi che non potesse essere
nemmeno inviato.