"Quante persone, prese nel turbinio delle attività quotidiane, non pensano che in ogni istante potrebbero perdere la vita! Oppure, se anche ci pensano, la morte rimane per esse una parola vuota di qualsiasi contenuto. Allora, quando si avvicina il momento di lasciare la terra, in queste persone avviene una presa di coscienza terribile e il rimorso si impadronisce di loro, poiché hanno la sensazione di aver soltanto sfiorato tutto ciò che rappresenta il valore dell’esistenza. Anche se il rimorso non cancella niente, è bene pentirsi dei propri errori e del tempo perduto. Ma affinché quei pentimenti non siano sterili, occorre al tempo stesso legarsi alla luce, poiché essa è la nostra unica salvezza. Ovunque andremo, sarà la luce a guidarci, ed essa sarà per noi anche un nutrimento."
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