Página principal  |  Contacto  

Correo electrónico:

Contraseña:

Registrarse ahora!

¿Has olvidado tu contraseña?

PSICHE E SOGNO
 
Novedades
  Únete ahora
  Panel de mensajes 
  Galería de imágenes 
 Archivos y documentos 
 Encuestas y Test 
  Lista de Participantes
 FELICE PASQUA... 
 PRESENTIAMOCI 
 RICORRENZE 
 BUON NATALE DA PSICHE E SOGNO 
 BUON ANNO A TUTTI 
 R E G O L A M E N T O 
 A . U . G . U . R . I . 
 TUTTI I POST 
 GENERALE - LA NOSTRA PIAZZETTA - 
 ****************************** 
 AMORE... TUTTO 
 ANIMALI... AMICI... 
 A R C H E O L O G I A 
 A.R.T.E. 
 ARTE E CLASSICA 
 ASTROLOGIE VARIE 
 BUONUMORE 
 CANZONI... POESIE... 
 CINEMA - TEATRO 
 FESTE TRADIZIONALI 
 F.O.R.U.M. 
 FOTOGRAFIA ARTE 
 G.I.O.C.H.I. 
 IMMAGINI... MAGIA 
 GRAFICI NOI 
 MISTERI 
 MITI... NOSTRI... 
 MONDO DONNA 
 MONDO POETICO DI BUTTERFY 
 MONDO POETICO DI HAIKU 
 MUSICA CLASSICA 
 MUSICA LEGGERA 
 MUSICHE DUN TEMPO 
 MUSICA E NON SOLO 
 PAESI STORIA E FASCINO 
 PELLEROSSA ED ALTRE CULTURE 
 PENSIERI SORRIDENTI... 
 POESIA MONDO 
 POESIE SUBLIMI E DI SOGNO 
 POESIE A TEMA 
 POESIE NOSTRE 
 POETI GRANDI 
 POETI MINORI 
 POETI E... SCRITTORI... NOI 
 RACCONTI FAVOLE LEGGENDE 
 RACCONTI NOSTRI 
 R I C O R D I 
 RIFLESSIONI 
 SALUTE E BENESSERE 
 SCIENZE E CURIOSITA 
 SEMINI DI MARINA 
 S.T.O.R.I.A. 
 TEST PER TUTTI 
 TESTI SUBLIMI 
 UTILITY WEB E NON SOLO 
 VIAGGI E TURISMO 
 VIDEO E PPS VARI 
 COME FARE PER... 
 SFONDI E SEPARAT. PRONTI 
 ARCHIVIO MULTIPLY 
 
 
  Herramientas
 
IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: SHOAH - PENSIERI... POESIE... IMMAGINI... PER NON DIMENTICARE...
Elegir otro panel de mensajes
Tema anterior  Tema siguiente
Respuesta  Mensaje 1 de 7 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 26/01/2012 23:36

 

 

27 GENNAIO - GIORNO DELLA MEMORIA

 

 

 
 
 
 
SHOAH
 
 PENSIERI POESIE IMMAGINI
E NON SOLO...
PER NON DIMENTICARE...
 
 
 
 
 
      

 

 

 

 

Prima di dar un piccolo contributo alla memoria
 di questa giornata desidero
esprimere qualche piccolo pensiero personale.
 
 
Quello che più mi rattrista ed indigna è che
quanto accaduto è stato un frutto diabolico
di quella che riteniamo, e giustamente,
la nostra grande civiltà europea...
 
 
 
 
 
 
 
 
Aggiungo poi che oggi,
da varie parti in Italia e nel mondo
 c'è il tentativo di crear un confuso calderone 
e così mischiando le carte
non riconoscere l'immensa vergogna...
per tutto il genere umano...
del genocidio...
 
 
 
 
 
 
Ci sono poi anche i negazionisti...
che non solo offendono la memoria delle vittime...
ma la realtà... la storia e la nostra intelligenza.
 
 
 
 

 

 

 

 

Il mio contributo al ricordo si esplicherà in questo modo:
 
 
 
1 - mediante due bellissime poesie di cui la prima è quella notissima di Primo Levi, sopravvisuto agli orrori di Auschwitz, e l’altra,  davvero molto struggente, di Joyce Lussu ci parla della sorte dei bambini dei campi;
 
2 - il trailer de "LA VITA E’ BELLA" ;
 
3 - il noto dipinto di Munch… " L'Urlo" che è forse l'opera d'arte massimamente rappresentativa dell'orrore umano…;
 
4 - il video Schindler's List - Theme Itzhak Perlman con musica ed immagini dolorose ma tragicamente coinvolgenti...
 
5 - il tutto tra immagini che ritengo capaci di imprimersi nella nostra memoria...
 
 
 
 
 
 
 

SE QUESTO E’ UN UOMO
Primo Levi
 
«Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi».
 

 


 

 

 

 

C’E’ UN PAIO DI SCARPETTE ROSSE
Joyce Lussu 
 
C’è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora
la marca di fabbrica
c’è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buchenwald
più in là c’è un mucchio di riccioli biondi
di ciocche nere e castane
a Buchenwald
servivano a far coperte per soldati
non si sprecava nulla
e i bimbi li spogliavano e li radevano
prima di spingerli nelle camere a gas
c’è un paio di scarpette rosse per la domenica
a Buchenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini
li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l’eternità
perchè i piedini dei bambini morti
non crescono
c’è un paio di scarpette rosse
a Buchenwald
quasi nuove
perchè i piedini dei bambini morti
non consumano le suole. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il trailer de... "La vita è bella"

 

 

 

 

 

 

 

Edvard Munch – L’urlo
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

MAI PIU’ TANTO ORRORE
E TANTA DISUMANITA'
 
 

 

 

 

 

Tony Kospan


 

 

 

PER LE NOVITA' DEL BLOG...
 
 
 
 


Primer  Anterior  2 a 7 de 7  Siguiente   Último  
Respuesta  Mensaje 2 de 7 en el tema 
De: marinaeisuoiangeli Enviado: 27/01/2012 07:58


Tu certo non scorderai: non sai di sofferenze senza
 nome non sai d’atroci prigioni ove il respiro tra i denti
è brama di vita e la fede  dei popoli speranza.
Tu non sai che oltre il filo spinato ove ora ti posi era un mondo perduto
ove giacevano sepolti nella memoria gli affetti più cari o il nulla.
Tu certo non scorderai la ferocia lucida dei popoli
che impazziscono a volte e sicuri di giuste ragioni
son mostri senza nome: tu non sai, timido uccello
di noi dispersi per il mondo e quanto bieco sia spesso
  l’uomo. Io so: per non dimenticare.



http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/per_non_dimenticare1.htm




Respuesta  Mensaje 3 de 7 en el tema 
De: Butterfy Enviado: 27/01/2012 09:17
 

 

 

LETTERA ALLA MADRE
frammento 
 
 
 Fili elettrici, alti e doppi,
non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma.
Non credere alle mie lettere censurate,
ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.

E se vuoi seguire le tracce di tua figlia
non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta:
cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,
le troverai lì. Ma non piangere —
qui c’è già troppa amarezza.

E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia
cerca le ceneri nei campi di Birkenau:
saranno lì — Cerca, cerca le ceneri
nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.

Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!


Monika Dombke, Birkenau, 1943

  

Tristissima...quanta gente ha sofferto,
quali altroci torture  fisiche e psicologiche...
Gente comune...
nata e vissuta nel momento sbagliato...
torturata e violentata da altrettanta
gente comune...mio padre ce l'ha fatta
ed anche mia madre...
e quante storie ascoltate ed irripetibili...


E rimane tanta amarezza nel cuore...
una preghiera per coloro
che hanno vissuto
quella violenza... 

 

  

 

  

 

 

 

 

 

 

 


Respuesta  Mensaje 4 de 7 en el tema 
De: MOTHERSIXTEN Enviado: 27/01/2012 10:04

Per non dimenticare…

“Capire il passato, nella sua specificità e non soltanto in una generica e retorica cerimonia, ci può aiutare nel presente a impedire la continuazione di sofferenze, di lacrime e di sangue, in casa nostra e nella casa del nostro vicino. Forse. Dobbiamo e vogliamo tentare”.    

                                                                            Amos Luzzatto

 

Respuesta  Mensaje 5 de 7 en el tema 
De: primula46 Enviado: 27/01/2012 13:35
27 gennaio - Giorno della memoria

La scelta della data ricorda il 27 gennaio 1945, quando le truppe sovietiche dell'Armata Rossa, nel corso dell'offensiva in direzione di Berlino, arrivarono presso la città polacca di Oświęcim (maggiormente nota con il suo nome tedesco di Auschwitz), scoprendo il suo tristemente famoso campo di concentramento e liberandone i pochi superstiti. La scoperta di Auschwitz e le testimonianze dei sopravvissuti rivelarono compiutamente per la prima volta al mondo l'orrore del genocidio nazista.



Con il termine Shoah venne ufficialmente indicato lo sterminio degli ebrei operato dai nazisti. Questo vocabolo venne usato per la prima volta nel 1938 nella Palestina sottoposta al mandato britannico durante una riunione del Comitato Centrale del Partito Socialista, in riferimento al pogrom della cosiddetta “Notte dei Cristalli”.




Nella parola Shoah, voce biblica che significa “catastrofe, disastro”, è implicito che quanto è accaduto non ha alcun significato religioso, contrariamente a ciò che richiama il termine olocausto, spesso usato, che rinvia a un’idea di sacrificio di espiazione. La Shoah è piuttosto un genocidio, ovvero un’azione criminale che, attraverso un complesso e preordinato insieme di azioni, è finalizzata alla distruzione di un gruppo etnico, nazionale, razziale o religioso.




INFERNO

La Divina Commedia sarebbe
un’opera di grande sensazione
se Dante, invece che all’Inferno,
fosse stato nei campi di concentramento.

Halina Szuman, Auschwitz, 1944




LETTERA ALLA MADRE
frammento

[…] Fili elettrici, alti e doppi,
non ti lasceranno mai più rivedere tua figlia, Mamma.
Non credere alle mie lettere censurate,
ben diversa è la verità; ma non piangere, Mamma.

E se vuoi seguire le tracce di tua figlia
non chiedere a nessuno, non bussare a nessuna porta:
cerca le ceneri nei campi di Auschwitz,
le troverai lì. Ma non piangere — qui c’è già troppa amarezza.

E se vuoi scoprire le tracce di tua figlia
cerca le ceneri nei campi di Birkenau:
saranno lì — Cerca, cerca le ceneri
nei campi di Auschwitz, nei boschi di Birkenau.

Cerca le ceneri, Mamma — io sarò lì!

Monika Dombke, Birkenau, 1943






VEDUTA AEREA DI UNA SCENA INDUSTRIALE

C’è un treno sulla rampa, scarica gente
che cade dai vagoni ed incespica verso il portone.
Le ombre dell’edificio si inclinano sul campo,
dietro ogni ombra una più lunga
e da quell’ombra sguscia un’ombra di fumo
nero come terra appena arata. Oltre il portone,
un piccolo giardino e qualcuno inginocchiato.
Sta forse tastando le gialle fioriture
per vedere quali hanno attecchito e quali avvizziranno,
avvinghiate a un pomodoro verde che cresce.
La gente fa resistenza ma è spinta a forza verso il portone aperto,
e quando entrerà vedrà il giardino
e qualcuno, egli stesso giardiniere, anelerà a
buttarsi in ginocchio, per districare rampicanti,
strappare erbacce, rinfrescarsi le mani nella terra umida.
Moriranno presto, questione di minuti.
Anche dalla nostra altezza, vediamo sulla fotografia
l’ombra dell’aereo che, scura e immensa, si stampa
su Birkenau, con un’ala nera che ombreggia il giardino.
Non possiamo dire quali sono le guardie e quali i prigionieri.
Siamo osservatori. Ma se avessimo delle bombe, le lanceremmo.

Andrew Hudgins



“MUSEO” DI AUSCHWITZ

Capelli morti
che un tempo abbellirono
il capo di giovani donne
ed ora giacciono
dietro vetro trasparente.

Scarpe vecchie
che calzarono i loro piedi
e li condussero qui.

E vecchi occhiali,
denti finti,
alcune stampelle, e
qualche protesi.

Michael Etkind


Respuesta  Mensaje 6 de 7 en el tema 
De: marinaeisuoiangeli Enviado: 27/01/2012 13:47


Respuesta  Mensaje 7 de 7 en el tema 
De: Tony Kospan Enviado: 27/01/2012 23:06




Primer  Anterior  2 a 7 de 7  Siguiente   Último  
Tema anterior  Tema siguiente
 
©2024 - Gabitos - Todos los derechos reservados