Dotato di una bella voce da tenore potente e dai toni morbidi (famose le sue emissioni canore che continuavano, quando scherzava con il suo pubblico, anche a bocca chiusa), si fece notare ed apprezzare fin da piccolo, ed iniziò la sua carriera nel mondo della lirica con diversi concerti al San Carlo, che presagì per il giovane un radioso futuro. Sostenuto dalla madre, ma osteggiato inizialmente dal padre, che lo voleva nella fabbrica di famiglia, una volta compiuti gli studi regolari, s'iscrisse al Conservatorio di San Pietro a Majella, dove nel 1940 si diplomò in canto lirico. Ma nel frattempo, con l'incombere della Seconda guerra mondiale, fu chiamato alle armi e costretto ad interrompere la sua carriera. In questo periodo si esibì in spettacoli organizzati per le forze armate. Nel 1945, alla fine del conflitto, anche per motivi economici, abbandonò la lirica per dedicarsi alla musica leggera, e, dopo aver cambiato il suo nome in Franco Ricci, lanciò al Teatro Gloria la canzone Vierno, riscuotendo un successo senza precedenti. Grazie a quest'ultimo brano, nello stesso anno, firmò il suo primo contratto discografico, e radiofonico, iniziando a cantare a Radio Napoli . Nel 1946 interpretò per la prima volta la canzone Parlame 'e Napule, che riscosse grande successo nazionale ed internazionale. Negli anni cinquanta partecipò a moltissime Piedigrotte, portando al successo numerose belle canzoni che rimangono nella storia della canzone napoletana, come Giuramento, 1953), Pasquale militare, 1953), Arri arri cavalluccio, 1956) e tantissime altre. Nello stesso periodo partecipò anche al Festival di Napoli, che godeva di grande prestigio, e riscosse sempre grande successo, piazzando le sue canzoni ai primi posti. Vinse la prima edizione nel '52 con Desiderio 'e sole. Nel 1954 fu il primo cantante napoletano chiamato al Festival di Sanremo, dove si piazzò al terzo posto con ...E la barca tornò sola. Nello stesso anno fu secondo al Festival di Napoli con Tre rundinelle. Al Festival di Napoli nel '56 fu terzo con Dincello tu e secondo nel '59 con Padrone d'o mare, canzone che diventò il suo simbolo e con la quale veniva salutato in tutti i teatri del mondo. Nel corso della sua carriera fu spesso paragonato a Carlo Buti e riconosciuto erede Caruso e Pasquariello , ma si distinse sempre per la sua personalità incisiva e la sua interpretazione vibrante ed intensa che fecero di lui un appassionato cantore. L'attività artistica di Ricci, però, non si limitò all'interpretazione dei brani di grandi artisti, infatti fu egli stesso compositore di brani gradevoli e di buon successo come Stelletella (1953), Femmena 'e lusso (1957) e tanti altri. Fu anche interprete di vari film ed esecutore di molte colonne sonore, tra le quali Catene (1949), Napoli è sempre Napoli (1954) ed una brillante esecuzione di Carmè, Carmè in Un turco napoletano (1953). Abbandonò la carriera negli anni ottanta, pur continuando ad essere presente nella musica come consulente.