Si voltò lentamente e tornò sui suoi passi... non c'era più notte, non c'era più vento, non c'era più mare per lei... andava e sapeva dove andare, questo era tutto! (A. Baricco)
Poi
non è che la vita vada come tu te la immagini. Fa la sua strada. E tu
la tua. E non sono la stessa strada. Così... Io non è che volevo essere
felice, questo no. Volevo... salvarmi, ecco: salvarmi. Ma ho capito
tardi da che parte bisognava andare: dalla parte dei desideri. Uno si
aspetta che siano altre cose a salvare la gente: il dovere, l'onestà,
essere buoni, essere giusti. No. Sono i desideri che salvano. Sono
l'unica cosa vera. Tu stai con loro, e ti salverai. Però troppo tardi
l'ho capito. Se le dai tempo, alla vita, lei si rigira in un modo
strano, inesorabile: e tu ti accorgi che a quel punto non puoi
desiderare senza farti male. E' lì che salta tutto, non c'è verso di
scappare, più ti agiti più si ingarbuglia la rete, più ti ribelli più ti
ferisci. Non se ne esce. Quando era troppo tardi, io ho iniziato a
desiderare. Con tutta la forza che avevo. Mi sono fatta tanto di quel
male che tu non te lo puoi nemmeno immaginare.
("Oceano mare" Alessandro Baricco)
è una spietata partita, quella che facciamo con la vita; ed è tardi quando impari, non ci sono tempi supplementari...
“Sai cos’è bello qui? Guarda... noi camminiamo... lasciamo tutte queste orme sulla sabbia, e loro restano lì...precise... ordinate. Ma domani... ti alzerai... guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla... un’orma... un segno qualsiasi... niente. Il mare cancella... di notte. La marea nasconde. E’ come se non fosse mai passato nessuno. E’ come se noi non fossimo mai esistiti. Se c’è un luogo...al mondo... in cui puoi non pensare a nulla... quel luogo è qui. Non è più terra... non è ancora mare non è vita falsa... non è vita vera. E’ tempo. Tempo che passa. E basta…”
(Oceano di Alessandro Baricco)
bellissimo libro... mi fa pensare a chi è entrato nella mia vita... lasciando tracce indelebili... e mi chiedo...
se quelle impronte fossero...
passi sulla sabbia... si sarebbero dileguate ... cancellate... dissolte al sopraggiungere delle onde... non avrebbero lasciato nulla di sè... nessuna sensazione... nessuna emozione... nessun sentimento... nè di gioia nè di dolore... ma... non sò bene il perchè ma... quei passi che non ho potuto affiancare ai miei e che hanno seguito per un tratto il mio cammino...
... si sono allontanate... per ricomparire... più profonde di prima... per poi sparire nuovamente... mi chiedo se... ne sarà valsa la pena... il vivere in questa attesa... mi guardo indietro e continuo a scorgere
quelle impronte... che anche se lasciate sulla sabbia...
non di dissolvono... sembrano scolpite... come su di una roccia