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De: solidea (Mensaje original) |
Enviado: 25/02/2012 07:19 |
Attore, doppiatore e regista italiano. Importante interprete della storia del cinema italiano, uno dei "mostri" della commedia all'italiana. Si è cimentato anche in ruoli drammatici dove ha dato prova della sua versatilità di attore. Quarto figlio di Pietro Sordi, professore di musica e suonatore di bombardinob e di Maria Righetti, insegnante elementare, nacque nel rione popolare di Trastevere. Già nelle scuole elementari iniziò a improvvisare piccole recite con un teatrino di marionette per un pubblico di suoi coetanei, oltre a cantare come soprano nel coro di voci bianche della Cappella Sistina. Cresciuto, studiò canto lirico e si esibì sulla scena operistica, come basso. Nel 1936 incise un disco di fiabe per bambini con il ricavato partì per Milano, dove si iscrisse al corso di recitazione all'Accademia dei Filodrammatici. Con lo scoppiare della Seconda Guerra Mondiale, Sordi indosserà l'uniforme dell'Esercito Regio, prestando servizio presso una banda musicale militare. Una volta entrato nel mondo della celluloide, non trascurò le sue origini musicali: nel 1956, realizzò il film Mi permette babbo! Nel 1957 Sordi si iscrisse alla SIAE come suonatore di mandolino. Ottenne la qualifica di "Compositore melodista". Rientrato nella capitale, nel 1937 trovò lavoro come comparsa a Cinecittà e vinse un concorso indetto per doppiare la voce di Oliver Hardy. Come doppiatore lavorerà fino al 1951 dando la voce a tanti altri. Nel teatro leggero, nel(1937-1938) insieme con un amico d'infanzia formò un duo di imitatori e fantasisti durato per poco tempo, e riuscì finalmente a debuttare nel teatro di rivista come ballerino di fila nella compagnia di Nanda Primavera nella stagione 1938-1939. Accanto a Wanda Osiris, avrà modo di dirigere nel 1973 in una sequenza significativa del film Polvere di stelle. È alla radio, durante la stagione 1947-1948, grande successo personale Vi parla Alberto Sordi (1948)-(1950), dove crea alcuni personaggi destinati alla grande popolarità: e Mario Pio. Nel cinema per oltre dieci anni interpreta ruoli minuscoli Si fa notare nel 1950 con Mamma mia che impressione!, Tra il 1952 e il 1955 la popolarità di Sordi esplose sul grande schermo, dapprima Lo sceicco bianco (1952) e I vitelloni (1953), e poi Un giorno in pretura (1953), Un americano a Roma (1954) e Piccola posta (1955. La popolarità divenne molto consistente con l'avvento della commedia all'italiana. Sordi in più di mezzo secolo di carriera è riuscito a fornirci un ideale valido della storia dei valori e dei costumi dell'italiano.La svolta degli anni sessanta a partire dal toccante capolavoro La grande guerra (1959) Tutti a casa (1960) Il vigile (1960) Una vita difficile (1961) Il boom (1963). Nel complesso il Sordi attore ha sempre dato il meglio di sé. Come regista diresse in totale 18 pellicole, a partire dal 1966.Tuttavia, restano memorabili l'interpretazione del tassinaro nel film Il tassinaro (1983, Ma il film da lui preferito, tra quelli diretti, rimane senz'altro il malinconico Nestore, l'ultima corsa (1994. Il giorno del suo ottantesimo compleanno, il 15 giugno 2000 il sindaco di Roma, Francesco Rutelli, gli cedette per un giorno lo "scettro" di quella città di cui è stato il figlio prediletto. Afflitto durante l'intera stagione invernale da forme di polmonite e bronchite, Alberto Sordi si spegne nella notte del 24 febbraio 2003, all'età di 82 anni. La salma, sottoposta ad imbalsamazione, viene traslata nella sala delle armi del Campidoglio, dove per due giorni riceve l'omaggio ininterrotto di una folla immensa; il 27 febbraio si svolgono i funerali solenni nella Basilica di San Giovanni in Laterano, davanti a circa 500 mila persone. Sordi riposa oggi nella sua tomba di famiglia, presso il cimitero monumentale del Verano. |
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NELL'ANNIVERSARIO DELLA MORTE...
UN MITO ITALIANO DEL SECONDO NOVECENTO
Alberto Sordi
(Roma, 15 giugno 1920 – Roma, 24 febbraio 2003)
Nell'anniversario della morte del mitico Albertone nazionale
mi fa piacere ricordare il grandissimo attore
con questo video che riprende il notissimo episodio della Biennale,
in cui è con con Anna Longhi,
tratto da "Le vacanze intelligenti" episodio del film
"Dove vai in vacanza?" (1978) di cui curò anche la regia.
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CIAO ALBERTONE...
Tony Kospan
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