Questa è una poesia assolutamente non semplice…
anzi… profondissima…
per cui chiedo aiuto anche a voi…
La mia analisi si rifà, come mi accade talvolta,
anche a quelle ascoltate, qualche anno fa,
nella trasmissione televisiva notturna di Gabriele La Porta…
INCONSCIO E MAGIA... ormai scomparsa...
La vergine in questione è la compagna…
la donna vicina all’animo…
ma anche la grande madre…
vista nella sua essenza ideale….
ma nel contempo…
duale…
"La sete e l’acqua".
La vergine a cui si rivolge…
rappresenta qui… anche il Fato…
con il suo misterioso futuro…
La verginità in questione si rifà poi anche alla constatazione
che sia per l’uomo che per la donna
quando ci si trova dinanzi ad un nuovo vero grande amore…
le emozioni che si vivono nel nuovo rapporto
appaiono una vera nuova prima volta…
Ma ora leggiamola…
UN MISTERO NEGLI OCCHI
Antonio Machado
Vergine altera, mia compagna, t’arde
un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore è questa luce
eterna della tua nera faretra.
Con me verrai finché proietti un’ombra
il corpo e resti ai miei sandali arena.
- La sete o l’acqua sei sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera, mia compagna
Cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan
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