Un argomento a mio parere davvero interessante.
Condivido, anche per mie piccole esperienze di giardinaggio,
la tesi degli scienziati…
ed infatti considero gli animali i nostri… fratelli minori…
e le piante le nostre… cuginette…
In ogni caso ci accomuna la “vita”… insieme…
su questo nostro pianeta…
che il business esasperato sta cercando di distruggere…
LE PIANTE PENSANO?
Gli Scienziati dicono di SI’ !
James Donahue
Mio padre ed io andavamo nell’area boschiva della famiglia ogni sabato, per tagliare alcuni alberi, segarli in pezzii, e caricarli su di un camioncino per poi accatastare i ciocchi nel cortile.
Rispettosi dell’ecologia, cercavamo nella foresta alberi malati da abbattere, o quelli più vecchi che si accalcavano sopra i più piccoli.
Non ho mai pensato che quel che facevamo, coinvolgesse tutta la foresta, finché un giorno lessi di un esperimento condotto da biologi russi con alcune piante di cavolo cappuccio, cresciute in serra.
Una fila di di sei piante di cavolo erano state collegate ad uno strumento che misurava le onde elettriche emesse dalle piante vive. L’apparecchiatura lavorava piu’ o meno come un elettroencefalografo attaccato al cervello umano.
Durante l’esperimento un uomo era entrato nella stanza ogni giorno, ad una certa ora, per annaffiare ed aggiungere concime al suolo di ciascuno dei vasi nei quale i cavoli crescevano.
Dei segnali veniveno registrati, cioè c’era una reazione a questa attività giornaliera.
Un giorno una persona nuova entrò nella stanza con un coltello.
Quest’uomo si avvicinò ad uno dei cavoli e lo tagliò a pezzi.
La risposta sugli strumenti fu immediata: un aumento frenetico dell’attività elettrica.
Era chiaro che le altre piante non solo erano consapevoli di questo evento terribile, ma esprimevano anche una forte risposta a quello che era accaduto.
Da quel giorno in poi, il semplice ingresso nella serra dell’uomo che aveva maneggiato il coltello, ha causato lo stesso genere di reazione elettrica fra le piante di cavolo cappuccio sopravvissute.
Le conclusioni tratte dagli scienziati furono che i cavoli non solo sono consapevoli del proprio territorio, ma che comunicano l’uno con l’altro, e rispondono ad eventi che li riguardano.
Dopo aver letto ciò, ho trovato difficile entrare ancora nella foresta per tagliare gli alberi.
Ho compreso che gli alberi, comunicando fra loro, avrebbero potuto temere la mia presenza.
Alla fine abbiamo venduto quella casa per traslocare in una più piccola, che aveva il riscaldamento centralizzato.
(J. Donhaue)
dal web - impaginazione t.k.
CIAO DA TONY KOSPAN
IL SALOTTO CULTURALE E DI SOGNO
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