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De: rom* (Mensaje original) |
Enviado: 28/05/2012 15:36 |
Maram al.Mastri
Come il fiume che scorre
Ho molto tempo per la tristezza, molto tempo per i ricordi, ma sono giunta a te come il fiume scorre verso il mare, abbandonando la sua infanzia perdendo la dolcezza delle sue acque, perchè non ho altro corso se non lungo la tua discesa e nessuna foce se non la tua spiaggia.
da "Una abitante della Terra"
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:36 |
Che sciocchezza! il mio cuore ogni volta che sente bussare apre.
Bussano. Chi sarà? Nascondo la polvere della mia solitudine sotto il tappeto, aggiusto il mio sorriso, ed apro.
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:38 |
Maram al-Masri è nata nel 1962 a Lattakia (Siria), sulle rive del Mediterraneo, ad appena venti miglie marine dall’isola di Cipro.
Vive a Parigi dal 1982 ed è autrice di quattro raccolte di poesie:
- Una abitante della Terra in Ti minaccio con una colomba bianca (Damasco, ed. Ministero dell'Educazione, 1984)
- Ciliegia rossa su piastrella bianca (Tunisi, ed. L'or du temps, 1997)
- Ti guardo (Beirut, ed. La società della Stampa per la Distribuzione e la Pubblicazione, 2000)
- Il ritorno di Wallada (Granada, ed. Universidad de Granada, 2007)
Il suo stile poetico non si può facilmente inquadrare in una ben precisa corrente letteraria, occidentale o araba. Nello stesso tempo, sembra che abbia fatto scuola tra molte giovani poetesse arabe.
La sua è una poesia d'amore di tipo intimistico, libera nel verso e nella metrica, la cui originalità consiste nella resa, in pochi versi, di immagini poetiche pregnanti e d'effetto, e nella frequente ricerca del verso finale "a sorpresa", ironico o straniante.
Le definizioni di poetessa della naïveté e di poesia di myricae si inseriscono in riferimento al linguaggio usato che risulta, a una prima lettura, ingenuo, scarno e infantile, ma in realtà frutto proprio di quest'attenta ricerca dell'immagine poetica essenziale, racchiusa in poche battute fulminee. Gesti e oggetti quotidiani vengono semantizzati, umanizzati e caricati di forti significati: dal cappotto al bottone, la finestra, la bambola, le caramelle e le bolle di sapone.
Per via della brevità di alcune poesie, scritte come se fossero frammenti, e del loro contenuto amoroso, Guy Bennett ha avuto l'impressione che richiamassero fortemente la poesia di Saffo, per questa tendenza a focalizzarsi su una singola idea o azione.
Queste considerazioni valgono in generale, perché, a un'analisi più approfondita delle sue opere, si ricavano anche altri temi, oltre l'amore, che hanno sempre un sapore autobiografico, come: la solitudine dell'immigrato (la poetessa è di origini siriane ma trapiantata in Francia), la nostalgia della propria terra e la libertà della donna. Cambiando le tematiche, cambia anche il linguaggio che diventa più descrittivo e ornato.
I suoi libri sono stati tradotti in italiano, inglese, francese, corso, serbo-croato e spagnolo. In Spagna, Te miro è rimasto per un mese tra i primi dieci libri di poesia più venduti. Ha scritto anche dei racconti pubblicati in riviste letterarie arabe ed europee. Alcune sue poesie sono state inserite in recenti antologie di poeti arabi contemporanei.
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:39 |
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:39 |
La terra mi ha rubato al mare,
per questo vedi le mie labbra, di sabbia,
le mie parole, scogli ricoperti di muschio.
(da Un abitante della Terra, in Non ho peccato abbastanza) |
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:40 |
Sono venuta da te ma non profumo e non indosso gioielli sono venuta da te come sono veramente senza cornice senza falsità sono venuta da te... come una abitante della Terra. |
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:40 |
"Due cose mi attraggono nella scrittura di Maram al Masri.
La prima è il modo con cui Maram riesce a dare forma linguistica alla sua femminilità, vissuta ed immaginata con purezza originale, ma che scivola poi con le parole, le sensazioni e le impressioni, in modo libero attraverso i labirinti dell’erotismo.
La seconda è come tutto ciò sia tradotto in una scrittura che pare non tanto tecnica quanto organica, fatta di passione, di quotidianità, di cose semplici ma calorose ed incontenibili, al punto che tutto il suo corpo ne venga coinvolto, per fermarsi invece quasi all’orlo della lingua…"
Adonis
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:40 |
Michael Binyon (The Times, 28 Agosto 2004): “… scrive degli oggetti di tutti i taboo, passione fisica, mancanza di fede, adulterio, solitudine, disperazione, con tale candore ed intensità, che potrebbero farla diventare un simbolo anche per gli occidentali. Le poesie sono brevi: incapsulano momenti e riflessioni amare, spesso semplicemente in una parola. La forza, almeno in arabo, risiede nel linguaggio, nella scelta delle parole e della loro giustapposizione” |
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:41 |
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De: rom* |
Enviado: 28/05/2012 15:42 |
Un estraneo mi guarda, un estraneo mi parla, sorrido ad un estraneo, parlo ad un estraneo, un estraneo m’ascolta, davanti alle sue pene pulite e bianche piango, sulla solitudine che unisce gli stranieri. |
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