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IL TEMA POETICO DELLA DOMENICA: LA POESIA IN... POESIA... AFORISMI... ARTE... E... MUSICA
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Respuesta  Mensaje 1 de 3 en el tema 
De: Tony Kospan  (Mensaje original) Enviado: 09/06/2012 20:31

 

 

Il tema poetico (e non solo) che desidero affrontare…

in questa seconda domenica di giugno

è proprio l’oggetto di questi nostri post domenicali…

 

 

 

 

 

LA POESIA IN POESIA... ARTE... E... MUSICA (2012)
a cura di Tony Kospan
 
 
Sì proprio così… le poesie parleranno di…
Poesia…
 
 
 
 
Edmund Blair Leighton
 
 
 

Il grande Montale disse che probabilmente la poesia è nata dalla necessità
di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive...
 
Questo lascia immaginare un'origine comune tra musica e poesia...
che poi sono diventate espressioni artistiche del tutto autonome...
 
 
 
 

Pierre Auguste Renoir
 
 
 
 
Personalmente sono di ciò convintissimo ed infatti,
a vera poesia contiene, rima o non rima,
una sua intrinseca musicalità.
 

La poesia ha una sua storia che, partita dagli albori della parola,
è giunta intatta fino ad oggi arricchendosi però sempre più di temi,
modalità espressive, riflessioni e capacità di donare emozioni...
 
 
 
 
Hermann Fenner Behmer
 
 
 
 
 

Alcuni significativi aforismi...
 
 
libro.gif Libro image by Arkanis74libro.gif Libro image by Arkanis74libro.gif Libro image by Arkanis74libro.gif Libro image by Arkanis74libro.gif Libro image by Arkanis74libro.gif Libro image by Arkanis74
 
 
 
Se la poesia non viene naturalmente
come le foglie vengono ad un albero,
è meglio che non venga per niente.
John Keats
 

Ogni poesia è misteriosa; nessuno sa interamente
ciò che gli è stato concesso di scrivere.
Jorge Luis Borges
 

Vivo nella poesia come le vene vivono del sangue
Antonia Pozzi 
 
La poesia si avvicina alle verità essenziali più della storia.
Platone 
 
La poesia non è un modo di esprimere un'opinione.
è un canto che sale da una ferita sanguinante
o da labbra sorridenti.
Kahlil Gibran
 

Nella vera poesia le espressioni che suonano più semplici
ci riempiono di sorpresa e di gioia perché rivelano noi a noi stessi
Benedetto Croce
 
 
 
 
 
 
 
 
Vicente Romero Redondo
 
 
Definire però la poesia con precisione è, a mio parere,
assolutamente impossibile oltre che senza senso,
per la vastità del suo mondo, dei suoi aspetti, dei suoi temi.
La poesia ha poi tante chiavi di lettura... quanti sono i lettori
poiché ciascuno può cogliere solo quello che la propria esperienza...
la propria cultura e perfino il proprio stato d'animo gli consente...
 
 
 
 
Jean-Honoré Fragonard
 
 
 
Amo spesso dire, a tal proposito che la poesia, una volta generata,
non è più solo del poeta ma anche del lettore
che la fa sua nel suo cuore...

Infine la poesia ci puà anche offrire una chiave
per aprire alla nostra comprensione la serratura complicata
del senso della nostra vita e della vita in generale.
 
 
 
Pierre Auguste Renoir
 
 
 
 
Leggere una poesia, al momento giusto quando si è molto felici
o quando si è veramente tristi, può essere il modo migliore
per interagire con noi stessi e con gli altri…

L'argomento è quasi infinito... per cui mi fermo qui
e lascio il testimone proprio a loro... i poeti...
ed in fondo chi meglio di loro può parlarcene?

Come sempre mi piacerebbe leggere quelle che sul tema,
vostre o di altri, colpiscono il vostro cuore...
 
 
 
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Hermann Fenner Behmer  
 
 
 

LA POESIA CHE NON HO SCRITTO
Raymond Carver
 
Ecco la poesia che volevo scrivere
prima, ma non l’ho scritta
perché ti ho sentita muoverti.
Stavo ripensando
a quella prima mattina a Zrigo.
Quando ci siamo svegliati prima dell’alba.
Per un attimo disorientati. Ma poi siamo
usciti sul balcone che dominava
il fiume e la città vecchia.
E siamo rimasti lì senza parlare.
Nudi. A osservare il cielo schiarirsi.
Cosi’ felici ed emozionati. Come se
fossimo stati messi lì
proprio in quel momento.
 
 
 
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Sir Edward John Poynter
 
 
POESIA FACILE
Dino Campana
 
Pace non cerco, guerra non sopporto
tranquillo e solo vo pel mondo in sogno
pieno di canti soffocati. Agogno
la nebbia ed il silenzio in un gran porto.
In un gran porto pien di vele lievi
pronte a salpar per l’orizzonte azzurro
dolci ondulando, mentre che il sussurro
del vento passa con accordi brevi.
E quegli accordi il vento se li porta
lontani sopra il mare sconosciuto.
Sogno. La vita è triste ed io son solo.
O quando o quando in un mattino ardente
l’anima mia si sveglierà nel sole
nel sole eterno, libera e fremente.
 
 
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Delphin Enjolras
 
 
 
VENNE, DAPPRIMA, PURA
Juan Ramon Jimenez
 
Venne, dapprima, pura,
vestita d’innocenza.
E l’amai come un bimbo.
Dopo s’andò coprendo
di non so quali vesti.
E presi, senza saperlo, ad odiarla.
Fu infine una regina,
sfarzosa di tesori…
Che ira, quale amarezza insensata!
… Ma ecco, s’andò svestendo.
E io le sorridevo.
Rimase con la tunica
dell’innocenza antica.
Credetti ancora in lei.
E si tolse la tunica,
apparì tutta nuda… Oh poesia
nuda, passione della mia
vita, ora mia per sempre!
 

 
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Pierre Auguste Renoir
 
 
 
TRA CIO' CHE VEDO E DICO...
Octavio Paz
 

Tra ciò che vedo e dico,
tra ciò che dico e taccio,
tra ciò che taccio e sogno,
tra ciò che sogno e scordo,
la poesia.
Scivola
tra il sì e il no:
dice
ciò che taccio,
tace
ciò che dico,
sogna
ciò che scordo.
Non è un dire:
è un fare.
è un fare
che è un dire.
La poesia
si dice e si ode:
è reale.
E appena dico
è reale,
si dissipa.
è più reale, così?
Idea palpabile,
parola
impalpabile:
la poesia
va e viene
tra ciò che è
e ciò che non è.
Tesse riflessi
e li stesse.
La poesia
semina occhi nella pagina,
semina parole negli occhi.
Gli occhi parlano,
le parole guardano,
gli sguardi pensano.
Udire
i pensieri,
vedere
ciò che diciamo,
toccare
il corpo dell'idea.
Gli occhi
si chiudono,
le parole si aprono.
 
 
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William McGregor Paxton
 
 
 
LA POESIA
Pablo Neruda
 

Accadde in quell'età... La poesia
venne a cercarmi. Non so da dove
sia uscita, da inverno o fiume.
Non so come né quando,
no, non erano voci, non erano
parole né silenzio,
ma da una strada mi chiamava,
dai rami della notte,
bruscamente fra gli altri,
fra violente fiamme
o ritornando solo,
era lì senza volto
e mi toccava.
Non sapevo che dire, la mia bocca
non sapeva nominare,
i miei occhi erano ciechi,
e qualcosa batteva nel mio cuore,
febbre o ali perdute,
e mi feci da solo,
decifrando
quella bruciatura,
e scrissi la prima riga incerta,
vaga, senza corpo, pura
sciocchezza,
pura saggezza
di chi non sa nulla,
e vidi all'improvviso
il cielo
sgranato
e aperto,
pianeti,
piantagioni palpitanti,
ombra ferita,
crivellata
da frecce, fuoco e fiori,
la notte travolgente, l'universo.
Ed io, minimo essere,
ebbro del grande vuoto
costellato,
a somiglianza, a immagine
del mistero,
mi sentii parte pura
dell'abisso,
ruotai con le stelle,
il mio cuore si sparpagliò nel vento.
 
 
 
 
Divisorio
 
 
 
Un cordiale saluto a tutte le amiche
ed a tutti gli amici della poesia
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
LA POESIA…
IL SUO FANTASTICO MONDO…
E LE SUE SUBLIMI EMOZIONI…
 
 
 


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Respuesta  Mensaje 2 de 3 en el tema 
De: sempreverde Enviado: 10/06/2012 11:55
La poesia non ha senso.

Siamo noi a dargli un senso.


E mai entreremo nell'anima di chi le scrive, le poesie.


Potremo solo essere interpreti di noi stessi leggendo qualcun altro.

Respuesta  Mensaje 3 de 3 en el tema 
De: primula46 Enviado: 16/06/2012 20:27
Poesie e pensieri sulla




Poesia, perché mentre con te
io andavo consumandomi
tu continuavi a sviluppare
la tua freschezza eterna....

Pablo Neruda




Fu questo un poeta - colui che distilla
un senso sorprendente da ordinari
significati, essenze così immense
da specie familiari...

E. Dickinson





Ovunque il mondo è amabile allo sguardo,
ma meglio di tutti è il mondo dei poeti.
Luci risplendono di giorno, di notte,
su campi colorati, o chiari, o grigioargento.
Oggi per me tutto splende. Se solo durasse!
Oggi guardo attraverso lenti d’amore.

J.W. Goethe




L’uomo per i pane
segna con l’aratro la terra
nel campo.
E quando con la penna segna la carta
dalle pagine darà frutti
il cibo della mente.

Rabindranath Tagore




Il mio lascito
di Walt Whitman

L’uomo d’affari, il grande accumulatore,
dopo anni di assiduo lavoro
controlla i risultati, preparandosi per l’ultimo viaggio,
affida case e terreni ai suoi figli,
lascia beni, merci, fondi,
per una scuola o un ospedale,
lascia denaro ad alcuni camerati per comprare doni, ricordi
quali gemme e oro.
Ma io, al contrario, ripensando alla mia vita,
facendone il consuntivo,
non avendo nulla da mostrare e lasciare dopo questi anni oziosi,
né case, né terre, né lasciti di gemme o d’oro per i miei amici,
null’altro, se non alcuni ricordi di guerra per voi, e in vostro onore,
e pochi ricordi di accampamenti e di soldati, con il mio amore,
io riunisco e lascio in questo fascio di canti.




Arte Poetica
di Paul Verlaine


La musica, prima di ogni altra cosa:
e per questo preferisci l’impari,
più vago e solubile nell’aria,
senza nulla in sè che pesi e posi.

E’ necessario poi che tu non scelga
le tue parole senza qualche errore:
nulla è più caro della canzone grigia
in cui l’incerto si unisca al preciso.

Sono occhi deliziosi dietro veli,
è la grande luce tremula del mezzogiorno,
è - in un cielo tiepido d’autunno -
l’azzurro brulichio di chiare stelle!

Perchè vogliamo ancor la sfumatura,
non colore, ma solo sfumatura!
Oh, solo essa accoppia il sogno
al sogno e il flauto al corno!

Va più lontano possibile dall’assassina arguzia,
dal crudele spirito e dall’impuro riso,
che fanno piangere gli occhi dell’azzurro
e tutto quell’aglio di bassa cucina!

Prendi l’eloquenza e torcile il collo!
E farai bene, in vena d’energia,
a moderare un poco anche la rima.
Fin dove andrà, se non la tieni d’occhio?

Oh, chi dirà i torti della rima?
Quale bambino sordo o negro pazzo
ci ha plasmato questo gioiello da un soldo,
che sotto la lima suona vuoto e falso?

La musica, ancora e sempre!
Il tuo verso sia la cosa che va via,
che si sente fuggire da un’anima in cammino
verso altri cieli ed altri amori.

Il tuo verso sia l’avventura buona
sparsa al vento increspato del mattino
che va sfiorando la menta e il timo…
E tutto il resto è letteratura.







Alchimia del verbo
di Arthur Rimbaud


All’inizio,
scrivevo silenzi,
annotavo l’inesprimibile,
fissavo vertigini.
Mi vantavo di possedere tutti i paesaggi possibili.
Inventai il colore delle vocali.
Regolai la forma e il movimento
di ogni consonante e,
con ritmi istintivi,
m’illusi d’inventare un verbo poetico
accessibile a tutti i sensi.
Mi abituai all’allucinazione
e finii col trovare sacro
il disordine del mio spirito.
Dicevo addio al mondo
in sorta di romance.
Amai il deserto
e se ho una preferenza
è solo per le pietre e per la terra.
Nessun sofisma della follia
è stato da me dimenticato:
potrei ridirli tutti, ho il sistema.
Infine,
ero maturo per la morte,
la mia debolezza mi guidava
ai confini del mondo.
L’ora della fuga,
sarà l’ora della morte.
Questo è accaduto.



Casta Poesia
di Catullo


A chi regalo il mio libretto vispo,
ora lustro di pomice riarsa?
A te, Cornelio: sì, tu eri il solo
Che dava del valore alle mie inezie,
tu quand’osasti – unico, in Italia –
spiegarci il mondo intero in tre volumi
sapienti – santo Cielo! – e affaticati.
Eccoti lo spessore del libretto,
e la sua essenza: casta mia Poesia
fallo perenne, più di vita d’uomo.




Commiato
di Giuseppe Ungaretti


Gentile
Ettore Serra
poesia
è il mondo l’umanità
la propria vita
fioriti dalla parola
la limpida meraviglia
di un delirante fermento

Quando trovo
in questo mio silenzio
una parola
scavata è nella mia vita
come un abisso


(Ettore Serra: è un ufficiale conosciuto al fronte,
che diventa amico di Ungaretti)



Vi auguro una meravigliosa domenica
piena di poesia

Grazia




 
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