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De: Tony Kospan (Mensaje original) |
Enviado: 08/07/2012 15:39 |
UN MITO DEGLI ANNI 60
Parleremo dunque della storia di questa canzone…
di Vinicius de Moraes… della ragazza… del poetico testo… della mitica spiaggia…
della poesia di Montale ed ascolteremo la canzone in 3 versioni.
E' la canzone che ha fatto conoscere la Bossa Nova al mondo…
ed ancor oggi è la Bossa Nova più cantata…
I PERSONAGGI
L'INCONSAPEVOLE
Certamente lo era… la ragazza di allora…
Helô Pinheiro
oggi splendida sessantasettenne e sempre affascinante…
IL CONSAPEVOLE
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Ovviamente… lui… l'autore…
Vinícius de Moraes
poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano
Vinícius de Moraes (Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – Rio de Janeiro, 9 luglio 1980)
LA STORIA LA SPIAGGIA LA RAGAZZA LA POESIA LA CANZONE
IL POETICO TESTO
LA RAGAZZA DI IPANEMA
Vinicius de Moraes
Guarda che cosa mai bella Cosí piena di grazia E’ lei la ragazza che viene e che passa In un dolce equilibrio camminando verso il mare
Fanciulla dal corpo dorato Dal sole di Ipanema Il suo incedere é piú che un poema E’ la cosa piú bella che abbia visto passare
Ah! Come mi sento solo… Ah! Come tutto é cosí triste… Ah! La bellezza che esiste La bellezza che non é solo mia E che pure passa da sola
Ah! Se lei sapesse che quando passa Il mondo intero si riempie di grazia E diventa piú bello grazie all’amore
Solo grazie all’amore…
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LA CANZONE I
Ascoltiamola in una prima versione… cantata
dal grande Joao Gilberto
Joao Gilberto
in versione originale… portoghese…
LA STORIA DELLA CANZONE
La leggenda vuole che i due autori, Vinicius de Moraes e Antônio Carlos Jobim, si incontrassero regolarmente in un bar di Ipanema per scrivere una commedia musicale.
Il bar (Bar Veloso) era sulla strada che una ragazza percorreva tutti i giorni per recarsi da casa alla scuola.
La ragazza si chiamava Heloisa Pinheiro.
Guardandola tutti i pomeriggi i due musicisti colsero l’ispirazione per la canzone.
Oggi il Bar Veloso si chiama “The girl from Ipanema” e il nome della strada è divenuto, da Rua Montenegro, Rua Vinícius de Moraes.
In realtà la storia è diversa (e forse meno romantica).
Nonostante i due abbiano sicuramente frequentato il bar, la melodia di questa canzone venne composta da Jobim al pianoforte della propria abitazione, in Rua Barro da Torre, per una commedia (Blimp) che Moraes aveva in mente ma di cui non aveva ancora scritto nulla.
Vinicius aveva scritto le parole di questa canzone a Petropolis, vicino a Rio de Janeiro. Anche “Chega de Saudade” era stata scritta qui sei anni prima.
Heloisa Eneida Menezes Paes Pinto
Il titolo della canzone avrebbe dovuto essere “Menina que passa” (La ragazza che passa).
Per quanto riguarda la ragazza, Jobim e Moraes la videro effettivamente passare molte volte davanti al Bar Veloso nell’inverno del 1962, anche perché Heloisa Eneida Menezes Paes Pinto, Helo per gli amici, viveva in Rua Montenegro ed era cliente dello stesso bar, oltre ad essere alta, abbronzata, mora con gli occhi verdi, bella e giovane.
Non c’era da stupirsi che molti nel quartiere (e tutti nel bar) la conoscessero.
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LA CANZONE II
Questa è in formato mp3…
L'AMBIENTE… IPANEMA… LA SPIAGGIA
Non meno importante l'ambiente in cui nacque…
la mitica spiaggia di…
Ipanema
La strada che attraversa la foresta Tijuca offre continuamente vedute spettacolari della spiaggia e del quartiere di Ipanema, del suo proseguimento Leblon e della Laguna Rodrigo de Freitas, che i carioca Chiamano la Lagoa. Questa è la zona ricca di Rio, sede di benessere e di carioca nouveau riche. Ipanema (un nome indio che significa acque pericolose) si sviluppò come insediamento di frontiera nel 1894, con lunghe piste in terra battuta che correvano parallele alle dune di sabbia, e qualche capanna ai lati della strada. Considerato un avamposto sperduto ai confini della civiltà, il quartiere fu a lungo ignorato, finché la calca di Copacabana divenne insopportabile per i suoi residenti benestanti, che si spostarono in un’ altra spiaggia più a sud: Ipanema.
Heloisa la ragazza di Ipanema
LA POESIA DI MONTALE
Infine in una insospettabile…poesia
del grande Montale dedicata proprio a lei…
Leggiadra ti distendi sullo scoglio lucente di sale e al sole bruci le membra. Ricordi la lucertola ferma sul masso brullo; te insidia giovinezza, quella il lacciòlo d’erba del fanciullo. L’acqua’ è la forza che ti tempra, nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi: noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo come un’equorea creatura che la salsedine non intacca ma torna al lito più pura.
Hai ben ragione tu! Non turbare di ubbie il sorridente presente. La tua gaiezza impegna già il futuro ed un crollar di spalle dirocca i fortilizî del tuo domani oscuro. T’alzi e t’avanzi sul ponticello esiguo, sopra il gorgo che stride: il tuo profilo s’incide contro uno sfondo di perla. Esiti a sommo del tremulo asse, poi ridi, e come spiccata da un vento t’abbatti fra le braccia del tuo divino amico che t’afferra.
Ti guardiamo noi, della razza di chi rimane a terra.
(Eugenio Montale, Ossi di seppia)
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LA CANZONE III
Quest'ultima versione è in italiano
cantata da Bruno Martino…
Il video presenta altre immagini
della ragazza della spiaggia etc…
Infine concludiamo con un'immagine
della Ragazza di Ipanema del 2010…
FINE
Fonti e testi da vari siti web – rielaborazione ed impaginazione Orso Tony…
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De: haiku04 |
Enviado: 10/07/2012 23:29 |
Grazie per questo post, ho sempre amato questa canzone,
che è malinconica, nostalgica.....
Conosco il testo della versione italiana che non ha tolto nulla
alla tipica saudade portoghese, anzi:
Torneresti sui tuoi passi ragazza d'Ipanema che passi se ti voltassi ad ogni singolo "ah". Ma tu segui per la strada un lungo samba che si snoda ovunque vada, destando un coro di "ah". Oh, se per me ti fermassi, oh, se per me ti voltassi, se la mia voce ascoltassi, ma per te d'importante non c'è nient'altro all'infuori di te Basterebbe ti voltassi ragazza di'Ipanema che passi, ma non consideri mai nient'altro che te. ah, se per me ti fermassi, oh, se per me ti voltassi, se la mia voce ascoltassi, ma per te d'importante non c'è nient'altro all'infuori di te Basterebbe ti voltassi ragazza di'Ipanema che passi, ma non consideri mai nient'altro che te. altro che te
Preferisco non dare un volto alla ragazza di Ipanema
perchè è una bella ragazza senza tempo, che fa sognare
chi la guarda passare, e sa che non si fermerà per lui,
che non si volterà per lui...
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