È stata la prima donna nella storia della Repubblica Italiana a ricevere il grado di sergente. Cresce ad Alfonsine in una famiglia di antifascisti dove gli insegnarono ad amare coscientemente la pace ed aborrire la guerra per gli orrori che inevitabilmente comporta; suo padre fu mandato davanti al plotone d'esecuzione per essersi rifiutato di sparare al nemico. Dinnanzi agli orrori perpetuati dai nazisti e dai fascisti nei confronti di uomini, donne e bambini inermi, nel 1944 all'età di soli 17 anni aderì al movimento partigiano. Durante la resistenza combatté valorosamente come staffetta e partigiana sul fronte romagnolo contro i nazisti e i fascisti. Le sue attività partigiane la portarono a rischiare la vita senza esitazione. È stata premiata per la sua audacia e coraggio con riconoscimenti da parte delle Istituzioni, per il suo valore come giovane partigiana per riappropriarsi dei principi fondanti della nostra civiltà.In occasione del 61° anniversario della Liberazione aveva svolto una relazione al convegno, promosso del Consiglio regionale della Basilicata e dall’assessorato alla Cultura, su “Le donne e la Resistenza”. Durante la manifestazione all’anziana ex partigiana era stata consegnata una targa ricordo. La scomparsa di Bruna Dradi Scutari ha suscitato in Basilicata un grande rimpianto. |