LA FELICITÀ
Quando, all'alba, dall'ombra s'affaccia, discende le lucide scale e svanisce; ecco dietro la traccia d'un fievole sibilo d'ale,
io la inseguo per monti, per piani, nel mare, nel cielo: già in cuore io la vedo, già tendo le mani, già tengo la gloria e l'amore.
Ahi! ma solo al tramonto m'appare, su l'orlo dell'ombra lontano, e mi sembra in silenzio accennare lontano, lontano, lontano.
La via fatta, il trascorso dolore, m'accenna col tacito dito: improvvisa, con lieve stridore, discende al silenzio infinito.
Giovanni Pascoli
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