ATMOSFERE E NOTE... D'UN TEMPO...
a cura di Tony Kospan
NON TI SCORDAR DI ME
Siamo nel 1935 e dunque l'Italia è in piena epoca coloniale.
Ecco un francobollo dell'epoca...
a ed il manifesto per la partita Francia-Italia di quell'anno
La canzone fu scritta da due autori napoletani Domenico Furnò ed Eugenio De Curtis.
Queste altre immagini ci danno un'idea dell'atmosfera di quell'anno...
Vipiteno
Firenze
Fiera di Milano
La canzone, un valzer lento con echi di melodramma,
fu lanciata da Beniamino Gigli nel film omonimo.
Gigli all'epoca 45enne e già molto noto... interpretava (ovviamente)
la parte di un tenore che riconquistava l'amata
grazie alla sua voce e proprio a questa canzone.
eniamino igli
Il film piacque moltissimo e ci fu perfino qualche punta di fanatismo
(un'ammiratrice scrisse al "suo" Beniamino di aver visto il film 76 volte in un mese)
anche perché molta gente non aveva mai visto il cantante,
che all'epoca aveva ereditato il "trono" di Caruso.
Tuttora la pellicola è una dalle più apprezzate, ancor oggi, dagli ammiratori del cantante.
La canzone ebbe un grande successo che non è mai tramontato
ed è stata interpretata da molti altri tenori e diversi grandi cantanti.
NON TI SCORDAR DI ME
E.De Curtis - Furnò
Partirono le rondini dal mio paese freddo e senza sole, cercando primavere di viole, nidi d'amore e di felicità La mia piccola rondine partì senza lasciarmi un bacio senza un addio partì Non ti scordar di me; la vita mia legata e a te io t' amo sempre più nel sogno mio rimani tu Non ti scordar di me la vita mia legata e a te c'è sempre un nido nel mio cuor per te Non ti scordar di me! Non ti scordar di me!
Ascoltiamola ora nella versione cantata dal grande Beniamino...
in un'affascinante versione d'epoca... proprio quella del film...
e qui invece in una versione più moderna e come dire... beat...
di Sergio Leonardi.
Ciao da Tony Kospan
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