Nata a Milano nel 1802 figlia di due "primi grotteschi" i ballerini Paolo e Giuseppa Brugnoli tra i primi diplomati alla Scuola di Balletto del Teatro alla Scala, nel 1813 si iscrisse e si diplomò nello stesso teatro. Come tutti gli allievi e le allieve, sin dalle origini della Scuola, dette sempre un valido apporto agli spettacoli del Teatro alla Scala, partecipando a opere e balletti. Sotto la guida del Maestro diventò prima ballerina seria al Teatro Sant'Agostino di Genova. Attiva in Italia e all'estero, tra le migliori ballerine dell'epoca, fra le allieve più celebri che hanno portato nel mondo l'arte della Scuola di ballo scaligera. Nel 1823 sotto l’insegnamento dei Maestro Auguste Vestris e di suo figlio Augusto danzò a Vienna nel balletto La Fée et le Chevalier, in cui per la prima volta si esibì con brio e velocità utilizzando la tecnica di danza sulle punte, per lo più per due o tre passaggi, sarà nel 1832 Maria Taglioni a danzare per prima sulle punte un intero balletto, La Sylphide.Tornata in Italia Amalia ballò con Carlo Blasis, nel 1828 dopo un soggiorno a Napoli, si sposò col primo ballerino e coreografo del Regio Teatro San Carlo, Paolo Samengo. Nel 1832 i Samengo apparvero insieme al King's Theatre di Londra, dove i critici applaudirono la precisione "infallibile" della sua danza sulle punte. Amalia Brugnoli e Paolo Samengo in quegli anni sono stati una coppia che viaggiò e si esibì in tutta Italia ed Europa. Nella stagione 1837-38 danzò alla Fenice La Sylphide. La Brugnoli prese parte a quasi tutti i balli del repertorio del marito ed emerse particolarmente nel Conte Pini, lodatissimo lavoro del suo consorte, che può dirsi abbia fatto il giro dei teatri di tutta Italia. Terminati i loro impegni con quella Direzione si ritirarono dalle scene nel 1837, anno di nascita del loro primogenito Federico a cui seguì un secondo figlio, Giuseppe, nel 1844. E' sepolta nel Cimitero del Verano a Roma. |